Comunicati

  • Quarto concerto della rassegna “IL SUONO DELLE PIETRE” – Itinerario concertistico dal Gargano al SalentoProtagonista l’organista Luca GorlaDomenica 19 maggio alle ore 20 presso la Basilica di San Sabino di Canosa (BAT) Ingresso libero

    Il progetto itinerante organizzato dalla Camerata Musicale Barese e cofinanziato da Fondazione Puglia “IL SUONO DELLE PIETRE – Itinerario concertistico dal Gargano al Salento” giunge alla sua quarta tappa. Domenica 19 maggio alle ore 20, il giovane e talentuoso organista Luca Gorla si esibirà nella magnificente Basilica di San Sabino a Canosa (BAT). Diplomato cum laude presso il Conservatorio “G. Verdi” di Como, e in continuo processo di formazione coi più grandi organisti della scena internazionale, Gorla incarna l’esempio di giovane artista strutturato e con le idee chiare. Il programma del concerto, infatti, racconta un vasto arco temporale, dall’epoca barocca fino ai primi del Novecento, offrendo al pubblico un panorama completo delle forme e dei repertori di questi lunghi e prolifici “secoli musicali”. Dai capolavori di Johann Sebastian Bach, con le loro strutture armoniche impeccabili e la loro profonda spiritualità, alle composizioni più innovative del XX secolo, cariche di sperimentazione e di emozione pura, ogni pezzo si rivela un tassello prezioso nel mosaico della storia musicale. Il palcoscenico del concerto sarà, come citato, la Basilica di San Sabino, che si riconosce per l’imponente facciata romanica dalle linee sobrie ed eleganti. Al suo interno, l’atmosfera mistica che si respira attraversando le navate illuminate da vetrate policrome e osservando l’altare maggiore ornato con marmi e sculture sacre avvolge l’organo coprotagonista di questo concerto. Collocato sulla cantoria in controfacciata, opera della Ditta Pacifico Inzoli e figli di Crema, conferisce alla Basilica un’aura di contemplazione e spiritualità. Ad aggiungere meraviglia e sacralità, si segnala la presenza delle reliquie di San Sabino, custodite in una cappella dedicata, attrazione per pellegrini desiderosi di venerare il santo protettore della città.

    L’ingresso per tutti coloro che vorranno prender parte al concerto è gratuito.

    L’intero progetto è coordinato dal M° Francesco Di Lernia, docente di organo del conservatorio “U. Giordano” di Foggia e organista di fama internazionale.

    Ulteriori informazioni presso gli uffici della Camerata in Via Sparano 141 (tel. 080/5211908 – da lunedì a venerdì mattina e pomeriggio / sabato solo mattina) e on line sul sito della Camerata www.cameratamusicalebarese.it.

  • “IL SUONO DELLE PIETRE” – Itinerario concertistico dal Gargano al Salento Protagonista l’organista Matteo Imbruno Sabato 18 maggio ore 20.30 alla Chiesa di San Bernardino di Molfetta (BA) Ingresso libero.

    Nuova tappa per il progetto itinerante organizzato dalla Camerata Musicale Barese e cofinanziato da Fondazione Puglia “IL SUONO DELLE PIETRE – Itinerario concertistico dal Gargano al Salento”. Dopo i due appuntamenti nel foggiano, ci si sposta per il terzo concerto nella Chiesa di San Bernardino a Molfetta (BA) dove sabato 18 maggio alle ore 20.30 si esibirà l’artista di fama internazionale Matteo Imbruno, organista titolare della Oude Kerk di Amsterdam e del Museo Hermitage Amsterdam. Musicista che si è esibito nei più prestigiosi festival organistici del mondo e che ha all’attivo dischi e DVD per importanti case discografiche, Imbruno proporrà al pubblico “Viaggio organistico dal Rinascimento al Barocco”, che prelude a quanto affronterà il Maestro con la scelta di questo repertorio articolato. Due i secoli “raccontati” dalle mani e dai piedi di Imbruno sul prezioso organo della Chiesa di San Bernardino, costruito da Don Giuseppe Rubino nel 1767 e restaurato dalla Ditta Artigiana Paolo Tollari di Fossa di Concordia (MO).  I compositori, William Byrd, Girolamo Cavazzoni, Fabritio Caroso, Jan Pieterszoon Sweelinck, Bernardo Pasquini, Johann Caspar Ferdinand Fischer, Domenico Zipoli, Alessandro Marcello e un compositore rimasto anonimo autore delle bellissime 3 variazioni su Daphne, segnano il percorso di esplorazione sonora che vi lascerà col cuore pieno e la mente ricca di suggestioni.

    L’ingresso per tutti coloro che vorranno prender parte al concerto è gratuito.

    L’intero progetto è coordinato dal M° Francesco Di Lernia, docente di organo del conservatorio “U. Giordano” di Foggia e artista.

    Ulteriori informazioni presso gli uffici della Camerata in Via Sparano 141 (tel. 080/5211908 – da lunedì a venerdì mattina e pomeriggio / sabato solo mattina) e on line sul sito della Camerata www.cameratamusicalebarese.it.

  • Sabato 11 maggio ore 20 alla Chiesa Sant’Onofrio di San Giovanni Rotondo (FG) il secondo concerto della rassegna con il duo Teresa Viola (arpa) e Stefano Perrotta (organo)

    Prosegue col suo secondo appuntamento a San Giovanni Rotondo (FG) il progetto “IL SUONO DELLE PIETRE – Itinerario concertistico dal Gargano al Salento” organizzato dalla Camerata Musicale Barese e cofinanziato da Fondazione Puglia. Sabato 11 maggio alle ore 20, presso la Chiesa di Sant’Onofrio, saranno protagonisti del concerto l’arpista Teresa Viola e l’organista Stefano Perrotta. Entrambi, con una solida formazione artistica tra Germania, Olanda e Norvegia, sono vincitori di prestigiosi concorsi internazionali e si esibiscono regolarmente sia come solisti che con orchestre, nei più importanti festival e rassegne in Italia e all’estero. Il programma del concerto, oltre a compositori enormi come Johann Sebastian Bach e Georg Friedrich Händel, che hanno segnato la storia della musica e influenzato tutta la produzione successiva, presenta in scaletta una fantasia per organo e arpa di Rachel Laurin, compositrice canadese prematuramente scomparsa, di cui l’opera testimonia l’impegno per la produzione organistica contemporanea. Una piccola digressione sulla città che ospiterà il concerto, San Giovanni Rotondo, è doverosa. Famosa per essere la sede del Santuario di Padre Pio, uno dei più importanti luoghi di pellegrinaggio cattolici al mondo, in cui migliaia di fedeli si recano ogni anno per venerare San Pio da Pietrelcina, offre anche una suggestiva atmosfera con le sue strade acciottolate, le chiese e i luoghi legati alla vita di Padre Pio. Immersa in un’atmosfera di sacralità e storia, la Chiesa di Sant’Onofrio si erge quindi come un monumento di fede e bellezza architettonica, che affascina e ispira i visitatori, con i suoi affreschi medievali e le sue maestose colonne che testimoniano secoli di devozione e contemplazione.  Al centro della magnificenza di questa chiesa, l’organo protagonista di questo concerto, una meraviglia dell’ingegneria musicale, costruito nel 1998 dalla ditta Francesco Zanin di Codroipo, una testimonianza tangibile dell’interconnessione tra musica, contemporaneità e spiritualità.

    L’ingresso per tutti coloro che volessero prender parte a questo intreccio sonoro in cui i due strumenti dalla timbrica distintiva si fonderanno armoniosamente, è gratuito. L’arpa, con le sue corde sottili e la sua capacità di produrre suoni eterei e avvolgenti, e l’organo, maestoso e possente, capace di riempire lo spazio con note maestose e profonde, promettono di rendere unica l’esperienza immersiva di questo appuntamento.

    L’intero progetto è coordinato dal M° Francesco Di Lernia, ricercatore, concertista e professore di organo per conto della Camerata Musicale Barese, istituzione storica della nostra Regione e anima dell’iniziativa.

    Ulteriori informazioni presso gli uffici della Camerata in Via Sparano 141 (tel. 080/5211908 – da lunedì a venerdì mattina e pomeriggio / sabato solo mattina) e on line sul sito della Camerata www.cameratamusicalebarese.it.

  • Sabato 4 maggio alle ore 20, la Chiesa di San Lorenzo delle Benedettine di San Severo (FG) sarà il luogo di avvio dell’innovativo progetto artistico della Camerata Musicale Barese “IL SUONO DELLE PIETRE – Itinerario concertistico dal Gargano al Salento”, cofinanziato da Fondazione Puglia.

    Il progetto, che prevede la realizzazione di 7 concerti dal 4 maggio al 19 giugno in altrettante città della Puglia, mira a valorizzare gli organi della Regione e a proporre repertori musicali poco frequentati. Si inizia sabato prossimo a San Severo con un duo di valenti musicisti: Valerio Latartara al violino barocco ed Elia Pivetta all’organo e col concerto dal titolo “Chi non sa far stupir, vada a la striglia”, che riprende un celebre verso di Giovanni Battista Marino, racchiudendo il senso di questo programma tutto barocco: una sfida a stupire il pubblico, avvicinandolo oggi alle atmosfere del passato e alle nostre radici musicali. In programma sonate, passaggi e diminuzioni nell’Italia del Seicento di autori come Girolamo Frescobaldi, Francesco Rognoni, Giovanni Battista Fontana, Nicola Matteis, Maurizio Cazzati, Bernardo Pasquini, Giovanni Antonio Pandolfi-Mealli. Per questo straordinario viaggio nel tempo, “Il Suono delle Pietre” ha scelto due artisti di indubbio rilievo: Valerio Latartara, virtuoso del violino barocco che ha approfondito lo studio del repertorio musicale seicentesco in Belgio e nei Paesi Bassi e che vanta collaborazioni coi più importanti ensemble e orchestre del settore; Elia Pivetta, abile organista dotato di straordinaria tecnica, cultore della musica del Seicento, artista dalla formazione poliedrica, che vanta un’attività concertistica in qualità di solista e accompagnatore in Italia e all’estero. L’organo positivo su cui suonerà, costruito intorno al 1740 da Fabrizio Cimino, è uno strumento di grande pregio, che ricorda la straordinaria vocazione canora delle “Signore Monache” di San Lorenzo e la famosa cappella musicale del monastero, che vanta un importante fondo manoscritto.

    L’itinerario concertistico dal Gargano al Salento ha tra gli obiettivi quello di riscoprire e dare accesso a luoghi con una storia ricca e immersa, talvolta sommersa, della nostra terra. La Chiesa di San Lorenzo delle Benedettine a San Severo situata nel cuore della città, in questo senso, è un autentico gioiello architettonico risalente al XVII secolo che attrae qualsiasi visitatore di passaggio. Al contempo, gli affreschi e le decorazioni d’epoca al suo interno creano un’atmosfera di sacralità e bellezza, in armonia con l’acustica naturale del luogo, che ne fa un ambiente perfetto per il concerto.

    Questo evento dunque promette di essere un’esperienza unica, un momento di bellezza e di riscoperta delle radici della musica barocca italiana. Si invita il pubblico a partecipare numeroso a questa straordinaria serata di gioia e meraviglia, coordinata dal M° Francesco Di Lernia, noto organista pugliese.

    Ingresso libero a partire dalle ore 19.30. Inizio del concerto ore 20.00.

    Ulteriori informazioni presso gli uffici della Camerata in Via Sparano 141 (tel. 080/5211908 – da lunedì a venerdì mattina e pomeriggio / sabato solo mattina) e on line sul sito della Camerata www.cameratamusicalebarese.it.

  • SABATO 13 APRILE ALL’AUDITORIUM “NINO ROTA” IL DUO VIOLINO E PIANOFORTE IN SCENA A BARI DUE GIGANTI DEL CONCERTISMO INTERNAZIONALE

    Il palcoscenico dell’Auditorium “Nino Rota” di Bari si accenderà di passione e virtuosismo quando due giganti della musica classica, l’eccellente violinista Gil Shaham e ilrinomato pianista Gerhard Oppitz, si uniranno in concerto sabato 13 aprile alle ore 21. Il duo, formato da artisti attualmente tra i più affermati della scena internazionale, affronterà opere maestose del repertorio romantico e del Novecento, offrendo al pubblico un’esperienza musicale senza precedenti.

    I compositori scelti per il programma “Da Schumann a Shostakovich” testimoniano una relazione assolutamente non casuale, nell’ottica della costruzione di un percorso preciso, che non sfuggirà agli ascoltatori. Due nomi in particolare sottolineano il nesso non casuale: Robert Schumann e Johannes Brahms. Il rapporto tra loro fu una fusione di amicizia, mentorship e rispetto reciproco. Schumann, riconoscendo il talento straordinario di Brahms, lo accolse nella sua cerchia artistica e lo elogiò come “il successore di Beethoven”. Nonostante le tensioni personali dovute anche alle tragiche circostanze legate ai problemi mentali di Schumann e alla figura emblematica di Clara Vieck (poi Schumann), il legame musicale tra i due rimase forte, influenzandosi reciprocamente nella loro evoluzione artistica e contribuendo a plasmare il panorama musicale del Romanticismo europeo. Non è quindi solo il senso cronologico a muovere l’ordine dei brani scelti per questo concerto.

    La Sonata per violino e pianoforte n.1 op. 105 di Schumann è la prima ad essere eseguita sul palcoscenico. Si tratta di una delle opere più significative del compositore tedesco del periodo romantico. Composta nel 1851, la sonata è strutturata in tre movimenti e riflette il profondo e complesso mondo emotivo di Schumann: Eusebio, quando affiora l’aspetto riflessivo e sognatore del suo carattere, Florestano, quando dà voce all’aspetto più irruento ed impulsivo di sé.  In questa sonata Schumann dimostra la sua abilità nel creare un equilibrio tra emotività e struttura formale, offrendo così al duo la possibilità di esprimere e realizzare per il pubblico un’esperienza musicale coinvolgente e complessa.

    Ed ecco che si prosegue con la Sonata per violino e pianoforte n. 1 op. 78 di Brahms, conosciuta anche come “Sonata della pioggia”, poiché costruita interamente su motivi di un Lied per tenore dello stesso Brahms, dal titolo la “Canzone della pioggia” (il Regenlied della collana Acht Lieder und Gesänge op. 59 n. 3). Questa sonata è una delle opere più celebri del repertorio per violino e pianoforte di Brahms: composta nel 1878, essa appartiene al corpus di opere della piena maturità del compositore e riflette alcune caratteristiche fondamentali della sua poetica, prima fra tutte quel senso intimo, tenero, sentimentale e dolcemente affettuoso del Lied, che è l’elemento base e costante di tutta la produzione del compositore amburghese, dalla cameristica alla sinfonica. La Sonata è ammirata per la sua combinazione di lirismo, complessità armonica e strutturale. La sua bellezza melodica e la profondità delle emozioni evocate hanno reso questa sonata una delle opere più eseguite e amate del repertorio per violino e pianoforte, che Shaham e Oppitz sapranno valorizzare in maniera eccellente.

    A concludere la serata, la Sonata per violino e pianoforte op. 134 di Shostakovich, una delle ultime composizioni del compositore russo. Scritta nel 1968 durante gli ultimi anni della sua vita, essa è caratterizzata da un profondo senso di riflessione e introspezione, che riflette la profonda interiorità e il turbamento emotivo del compositore, caratteristiche che sono spesso presenti nelle sue opere tardive.

    Ad interpretare questi tre capolavori per violino e pianoforte, due artisti che sapranno coglierne il senso profondo e che sono apprezzatissimi nel mondo per la profondità espressiva e l’alto livello tecnico e interpretativo. Gil Shaham, virtuoso dal timbro immediatamente riconoscibile, è considerato uno dei violinisti più talentuosi e influenti della sua generazione per la capacità di comunicare emozioni attraverso il suo strumento e per la grande maestria tecnica. Gerhard Oppitz, raffinato pianista tedesco, è noto per l’ampiezza del repertorio e la profondità interpretativa. Hanno entrambi collaborato con le principali orchestre in tutto il mondo e sono noti per le loro registrazioni pluripremiate.

    Un’opportunità unica per il pubblico della città e un concerto che corona egregiamente una stagione di grandissimi successi per la Camerata Musicale Barese artisticamente diretta dal M° Dino De Palma. Con il raddoppio del numero degli abbonati, la stagione 2024/2025 della più antica istituzione musicale del Sud Italia si attesta anche come una delle principali stagioni concertistiche italiane per qualità e quantità dei concerti.

    Informazioni, prenotazioni e acquisti biglietti, a prezzi variabili da 15 a 25 euro, presso gli uffici della Camerata in Via Sparano 141 (tel. 080/5211908 – da lunedì a venerdì mattina e pomeriggio / sabato solo mattina) e on line sul sito della Camerata www.cameratamusicalebarese.it e su www.webtic.it.