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  • Lunedì 17 febbraioore 20:30, al Teatro Piccinni, appuntamento imperdibile per gli amanti della grande musica colta e del virtuosismo, di questa eclettica 83ª Stagione della Camerata Musicale Barese, con la direzione artistica del M° Dino De Palma

    Paganiniana” vedrà protagonisti l’astro nascente del violinismo mondiale Nurie Chung, accompagnato dall’Orchestra Bruno Maderna, e il Maestro Roberto Molinelli, in un omaggioall’intramontabile genio di Niccolò Paganini, ma non solo. Il programma infatti esplorerà l’Italian Opera Promenade di Roberto Molinelli – una vera e propria passeggiata musicale alla scoperta dell’Italia, della melodia e dell’opera lirica con i suoi personaggi che hanno portato l’italianità in tutto il mondo – oltre ai celebri Capricci di Paganini in una nuova e accattivante veste orchestrale.

    Tra le immortali melodie della tradizione operistica italiana di grandi compositori come Verdi, Puccini, Rossini, Donizetti, Mascagni, Leoncavallo e la Suite “Paganiniana”, si allaccerà il dialogo avvincente tra il violino solista e l’orchestra. Qui, i virtuosismi del giovane talento coreano Nurie Chung si mescoleranno alle ricche timbriche orchestrali, con un impeccabile equilibrio delle nervature architettoniche e una qualità di suono di rara bellezza, di cui saremo felici spettatori in ascolto. Le musiche di Paganini, amate per la loro freschezza, le fluenti melodie e il virtuosismo ai limiti dell’eseguibile, e le arie più celebri del belcanto nostrano saranno in questo concerto ulteriormente arricchite dagli “interventi” di Molinelli, noto a livello internazionale per le sue capacità di arrangiatore e compositore.

    E certamente non si poteva non prevedere un grande solista. A soli 19 anni, Nurie Chung è già una star internazionale. Vincitore di prestigiosi concorsi (come il secondo premio al Paganini di Genova a 16 anni), si distingue per il suo stile raffinato e la sua tecnica impeccabile ricordano il leggendario Leonid Kogan. Con lui, l’Orchestra Bruno Maderna, realtà musicale di Forlì che spazia dal repertorio barocco alla contemporaneità, conosciuta per il talento dei suoi giovani musicisti e per il costante impegno nella promozione di compositori moderni. Il direttore Roberto Molinelli, conosciuto per la sua versatilità, unisce tradizione e modernità in ogni progetto. Con un curriculum che spazia dalla classica al jazz, fino al pop e al rock, Molinelli ha collaborato con artisti di fama mondiale come Lucio Dalla, Fabrizio Bosso, Dee Dee Bridgewater, Tony Hadley, portando sempre nuove prospettive creative sul palco. 

    “Paganiniana” sarà una vera celebrazione della musica in tutte le sue forme, capace di emozionare e sorprendere un pubblico eterogeneo. Una serata che promette di rimanere impressa nella memoria di tutti gli spettatori. 

    L’83ª stagione della Camerata è realizzata con il contributo del Ministero della Cultura, della Regione Puglia, del Comune di Bari e sostenuta da tre realtà imprenditoriali del territorio attraverso l’Art Bonus: Garofoli SpaStudio Legale Verile e Levante Logistica srl.

    Biglietti in vendita da € 15 a € 33 presso la sede della Camerata in Via Sparano 141, Bari (dal lunedì al venerdì mattina e pomeriggio, sabato solo mattina), anche con Carte Culture e Carta Docente, online sui siti web ufficiali www.cameratamusicalebarese.it e www.webtic.it e la sera del concerto dalle ore 19.00 al Teatro Piccinni.

    Ulteriori informazioni su condizioni di vendita e prezzi ridotti presso la Camerata Musicale Barese (Tel. 080.5211908). In vendita anche varie formule di abbonamento.

    CON PREGHIERA DI DIFFUSIONE.

  • Segnato – e “segnalato” – in rosso sul calendario, martedì 11 febbraioore 20.30, il Teatro Petruzzelli è pronto a trasformarsi in un’esplosione di risate e talento. Elio, il genio irriverente della musica italiana, fa tappa a Bari con lo spettacolo “Quando un musicista ride”, regia di Giorgio Gallione, in tour nei maggiori teatri italiani. Non c’è da aspettarsi il solito concerto o lo spettacolino da poltroncina comoda, no. Qui si gioca con la musica, si ride a crepapelle e si riscopre quella genialità un po’ matta che solo artisti come Dario FoGiorgio GaberEnzo JannacciCochi e Renato (e una lista infinita di altri) sapevano tirar fuori. Lo spettacolo cita quegli anni in cui cantare una canzone scanzonata poteva essere più rivoluzionario di mille comizi, e loro, con una risata e una strimpellata, ti facevano riflettere senza nemmeno volerlo. Elio, che in questo è maestro, si lancia in un viaggio musicale e teatrale a cavallo tra comicità, cabaret e pura follia creativa. Con lui, “una squadra” di valenti musicisti, pronti a seguirlo nel suo essere istrionico e imprevedibile: Alberto Tafuri al pianoforte, Martino Malacrida alla batteria, Pietro Martinelli al basso e contrabbasso, Matteo Zecchi al sassofono e Giulio Tullio al trombone. E non finisce qui: Lorenza Gioberti firma le magnifiche scenografie che trasformeranno il palcoscenico in un delirio di colori e invenzioni visive; Elisabetta Menzianiveste Elio e la compagnia con costumi degni di un musical psichedelico. Il design luci di Andrea Violato sarà l’accento visivo alla straordinaria regia di Giorgio Gallione, che tiene insieme questa “baracca” con la maestria di chi sa quando lasciar fare e quando intervenire con un tocco geniale. Elio, nome d’arte di Stefano Belisari, nasce a Milano nel 1961 e si afferma come uno degli artisti più eclettici del panorama italiano. Laureato in ingegneria elettronica e diplomato in flauto traverso al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, nel 1979 fonda Elio e le Storie Tese, la band che segnerà la storia della musica italiana grazie a successi come La terra dei cachi(secondo posto a Sanremo 1996), Servi della gleba Fossi figo. Elio si distingue anche come attore teatrale, protagonista di opere come Figaro il barbiere e Ci vuole orecchio, omaggio a Enzo Jannacci. Celebre anche sul piccolo schermo, ha conquistato il pubblico con partecipazioni in programmi come Mai dire gol e come giudice di X Factor. Con il suo stile unico, capace di mescolare comicità surreale e critica sociale, Elio continua a reinventarsi, confermandosi un punto di riferimento nell’intrattenimento italiano. Quando un musicista ride non è solo uno spettacolo, è un’esperienza per chi ama divertirsi senza prendersi troppo sul serio, per chi apprezza le battute che colpiscono là dove fa più male – ma sempre con stile – e per chi vuole ritrovare quello spirito un po’ anarchico e geniale che rende la musica e il teatro italiani qualcosa di unico al mondo. Un altro colpo a segno per la direzione artistica della Camerata Musicale Barese, a firma del M° Dino De Palma

    L’83ª stagione della Camerata è realizzata con il contributo del Ministero della Cultura, della Regione Puglia, del Comune di Bari e sostenuta da tre realtà imprenditoriali del territorio attraverso l’Art Bonus: Garofoli SpaStudio Legale Verile e Levante Logistica srl.

    Biglietti in vendita da € 15 a € 44 presso la sede della Camerata in Via Sparano 141, Bari (dal lunedì al venerdì mattina e pomeriggio, sabato solo mattina), anche con Carte Culture e Carta Docente, online sui siti web ufficiali www.cameratamusicalebarese.it e www.webtic.it e la sera dello spettacolo al Teatro Petruzzelli dalle ore 19.00.

    Ulteriori informazioni su condizioni di vendita e prezzi ridotti presso la Camerata Musicale Barese (Tel. 080.5211908). In vendita anche varie formule di abbonamento.

    CON PREGHIERA DI DIFFUSIONE.

  • ALESSIA TONDO, VOCE E TAMBURO AVI AVITAL, MANDOLINO
    GIOVANNI SOLLIMA, VIOLONCELLO
    GIUSEPPE COPIA, TIORBA E CHITARRE

    VENERDÌ 31 GENNAIO – AUDITORIUM NINO ROTA

    È un autentico intreccio sonoro che mescola le radici della tradizione alle ali del futuro. Il concerto di venerdì 31 gennaio, ore 20.00, all’Auditorium “Nino Rota” di Bari dal titolo “Sentieri, dalla pizzica alla tarantella” sarà un’esperienza immersiva con 4 dei più grandi protagonisti del panorama musicale odierno: il mandolinista israeliano Avi Avital, il violoncellista Giovanni Sollima, Alessia Tondo alla voce e tamburo e Giuseppe Copia alla tiorba e chitarre. In programma una selezione di brani che spaziano dalle musiche tradizionali sefardite, macedoni e salentine, alle composizioni barocche di Domenico Scarlatti e Dario Castello, fino ai brani contemporanei di Eliodoro Sollima e dello stesso Giovanni Sollima. Ogni nota sarà un passo lungo un sentiero che unisce passato e presente, radici e innovazione, popolarità e ricerca artistica. L’eterogenea proposta musicale viene interpretata da un quartetto d’eccezione, per la grandezza delle quattro personalità musicali in scena. Primo mandolinista nominato per un Grammy Award, Avi Avital è una vera forza innovativa nel panorama musicale mondiale. Per più di due decenni Avi Avital ha rimodellato la storia e il futuro del suo strumento, suonandolo nelle sale più prestigiose di tutto il mondo ed ampliando il repertorio mandolinistico non solo con trascrizioni di vari brani, ma commissionando oltre cento opere per mandolino. Avital supera ogni confine stilistico, incarnando l’essenza del Mediterraneo con un virtuosismo magnetico e una profondità espressiva senza pari. Al suo fianco, Giovanni Sollima, violoncellista di fama internazionale e compositore italiano più eseguito nel mondo. Collabora con artisti del calibro di Riccardo Muti, Yo-Yo Ma, Ivan Fischer, Viktoria Mullova, Ruggero Raimondi, Mario Brunello, Kathryn Stott, Yuri Bashmet, Katia e Marielle Labeque, portando in scena il linguaggio di un fuoriclasse della musica che attraversa i secoli.

    Completa l’ensemble strumentale Giuseppe Copia, specialista di strumenti a corda barocchi e rinascimentali, in questo concerto alla tiorba e alle chitarre.

    Protagonista della serata per la parte vocale Alessia Tondo, oggi una delle interpreti più significative della scena musicale, capace di emozionare con ballate intime e profonde, interamente in dialetto salentino. A sei anni cantava insieme alla nonna nel gruppo salentino Mera Menhir, pochi anni dopo viene lanciata dai Sud Sound System nel brano “Le radici ca tieni”. Come solista, duetta e collabora con i maestri Mauro Pagani, Ambrogio Sparagna, Ludovico Einaudi, Goran Bregovic, Giovanni Sollima, Phil Manzanera, Carmen Consoli, Raphael Gualazzi e molti altri.

    La Camerata Musicale Barese, con la magistrale direzione artistica del M° Dino De Palma, porta a Bari un altro concerto eccezionale, una vera gemma della programmazione pugliese del 2025, un percorso sonoro unico, che mescola sapientemente tradizioni musicali del Sud Italia e del Mediterraneo, capolavori del barocco europeo, con creazioni contemporanee, in una fusione di stili e mondi diversi.

    La stagione 2025 della Camerataè realizzata col contributo del Ministero della Cultura, della Regione Puglia,del Comune di Bari e sostenuta da tre realtà imprenditoriali: Garofoli Spa, Studio Legale Verile e Levante Logistica.

    Biglietti in vendita da € 15 a € 25 presso la sede della Camerata in Via Sparano 141, Bari (dal lunedì al venerdì mattina e pomeriggio, sabato solo mattina), anche con Carte Culture e Carta Docente, online sui siti web ufficiali www.cameratamusicalebarese.it e www.webtic.it, la sera del concerto all’Auditorium Nino Rota dalle ore 18.30. Ulteriori informazioni su condizioni di vendita e prezzi ridotti telefonando allo 080.5211908.

    CON PREGHIERA DI DIFFUSIONE.

  • Ci sono storie che non solo meritano di essere ricordate, ma hanno il potere di toccare l’anima, di ispirare il cuore e di insegnare lezioni preziose sul coraggio, la forza e l’amore per la vita. La Camerata Musicale Barese, con la sempre attenta e sensibile direzione artistica del M° Dino De Palma, porta in scena sabato 25 gennaio, ore 10.00, al Teatro Piccinni, una di queste storie preziose per centinaia di studenti delle scuole del barese, in occasione della Giornata della Memoria. Sempre attenta alle attività di formazione e ai rapporti con i giovani e con le scuole, la Camerata propone “La Musica Miracolosa – Storia del pianista del ghetto di Varsavia”, ossia la storia di Wladyslaw Szpilman, pianista e compositore sopravvissuto all’inferno del ghetto di Varsavia grazie alla musica e alla sua incrollabile determinazione a vivere. Lo spettacolo con Francesco Nicolosi al pianoforte e Stefano Valanzuolo come voce narrante, accompagnerà il folto pubblico di studenti, docenti e dirigenti che hanno aderito all’iniziativa, nel cuore di un racconto straordinario, fatto di dolore e speranza, disperazione e redenzione. Immaginate un uomo, rinchiuso tra le mura di un ghetto, dove la vita viene schiacciata ogni giorno sotto il peso della barbarie nazista. Immaginate un pianista che, tra macerie e silenzio, continua a suonare nella sua mente, alimentando così il desiderio di sopravvivere. Ed è proprio la musica, quella di Chopin, Debussy, Liszt-Wagner, Rachmaninov e dello stesso Szpilman, a diventare il filo sottile tra la vita e la morte, tra il buio e la luce. Szpilman fu salvato da un gesto inaspettato di un ufficiale tedesco che, sopraffatto dall’umanità e dal rispetto per l’arte, scelse di aiutarlo. Ma a salvarlo fu anche il potere stesso della musica, capace di trasformarsi in una forza vitale indomabile, in un simbolo di resistenza contro ogni forma di violenza. Questo spettacolo non è solo un viaggio nella memoria, ma anche un invito a riflettere sull’importanza di coltivare la bellezza, l’arte e la cultura come strumenti per affrontare le sfide della vita. Il testo, scritto e narrato dall’attore e autore napoletano Stefano Valanzuolo, sarà scandito da una selezione di brani desunti dal repertorio romantico e moderno della letteratura pianistica, eseguiti come anticipato da Nicolosi. Attraverso la melodia delicata e sognante del Clair de lune di Debussy, la danza polacca di Szpilman, una delle pagine più liriche e dense d’amore come il Notturno in do# min di Chopin, il virtuosismo e l’intensità del Preludio op. 32 n. 10 del compositore russo Rachmaninov, e ancora, il capolavoro breve ma struggente del Preludio op. 28 n. 4 sempre di Chopin, per citarne qualcuno, il giovanissimo pubblico di questo matinée potrà scoprire la storia di un uomo che ha scelto di non arrendersi, perché suonare è, in fondo, un modo gentile di vivere. Questa è una lezione che vale la pena ascoltare, ricordare e portare con sé per sempre. Perché la memoria non è solo un dovere, ma un atto d’amore verso il futuro. Francesco Nicolosi, pianista catanese, è considerato uno dei massimi esponenti della scuola pianistica napoletana. Vincitore di prestigiosi concorsi internazionali, ha suonato nelle più importanti sale del mondo. Docente e interprete apprezzato per la profondità e il virtuosismo, ha ricevuto numerosi premi per la sua carriera artistica. Critico musicale per Il Mattino dal 1989 e voce di Radio3, Stefano Valanzuolo è autore di libretti, drammaturgie e spettacoli teatrali rappresentati nei maggiori festival. Direttore artistico di importanti eventi culturali come il Ravello Festival, collabora con importanti riviste di settore; è inoltre docente del Master in “Management e Comunicazione delle Imprese Culturali” del Conservatorio di Napoli.

    L’evento rientra nella programmazione dell’83ª stagione della Camerata ed è realizzato con il contributo del Ministero della Cultura e sostenuto da tre realtà imprenditoriali: Garofoli Spa, Studio Legale Verile e Levante Logistica srl.

    Ulteriori informazioni presso la Camerata Musicale Barese (Tel. 080.5211908) e online sul sito web ufficiale www.cameratamusicalebarese.it

    CON PREGHIERA DI DIFFUSIONE.

  • Sarà uno spettacolo di grande danza ad inaugurare il 2025 della Camerata Musicale Barese. La seconda parte della stagione, che si pregia sempre della direzione artistica innovativa e competente del M° Dino De Palma, prende avvio venerdì 3 gennaio alle ore 20.30 al Teatro Piccinni di Bari aprendo il sipario su “Gaîté Parisienne”, brillante balletto in un atto unico, con il Balletto del Sud, compagnia di danza diretta dal coreografo italiano Fredy Franzutti. Con musiche di Jacques Offenbach, “Gaîté Parisienne” è un omaggio vivace e raffinato alla Parigi del XIX secolo, cuore pulsante della Belle Époque, un salto temporale nella mondanità e nella frenesia di un’epoca cha ha celebrato progresso ed emancipazione, simbolicamente in scena con l’ammiccante sensualità delle spigliate cancaneuses. Lo spettacolo si distingue per la ricchezza scenografica – curata minuziosamente da Francesco Palma – ed è impreziosito da costumi che ricostruiscono fedelmente lo stile dell’epoca: un intreccio opulento di quadri che susseguendosi, evocano l’atmosfera dei cabaret parigini e le coreografie dei balli sfrenati già impressi nel nostro immaginario. Alla conquista del pubblico della Camerata, una straordinaria produzione in cui Franzutti ha rielaborato il genere dello spettacolo con omaggi al cinema e al cabaret, e un tributo speciale a Lindsay Kemp, con cui ha più volte collaborato. Jacques Offenbach, unico compositore delle musiche in scena, è considerato uno dei fautori dell’operetta, un genere di teatro musicale che combina la vivacità della commedia con la struttura lirica. Le sue composizioni, celebri per la loro vivacità, leggerezza e ironia, rendono le sue musiche adatte a un pubblico vasto e amante del divertissement. La suite orchestrale Gaîté Parisienne, celebre per le sue danze frizzanti, incarna perfettamente lo spirito di Parigi, con ritmi energici e melodie accattivanti. A seguire, due capolavori musicali: Le Papillon, con la sua poesia e delicatezza, e Orfeo all’inferno, celebre per il suo irresistibile Galop Infernal (il celeberrimo can-can). Fondata nel 1995, il Balletto del Sud è riconosciuta come una delle migliori compagnie di danza italiane. Con un organico di 28 danzatori provenienti da tutto il mondo, vanta un repertorio di 47 opere e un calendario di circa 100 spettacoli annuali, portando la bellezza della danza in prestigiosi teatri e festival, sia in Italia che all’estero. La critica lo definisce oggi “la migliore compagnia italiana in grado di affrontare questo genere di impegni”. Fredy Franzutti, il genio creativo dietro il Balletto del Sud, ha collaborato con teatri di prestigio come il Bolshoi di Mosca, l’Opéra de Monte-Carlo e il Teatro dell’Opera di Roma. La sua visione artistica unisce rigore accademico e innovazione, rendendo ogni sua creazione un evento imperdibile. Con Gaîté Parisienne, in tournée in Puglia ed Emilia-Romagna, il pubblico della Camerata Musicale Barese potrà immergersi in uno spettacolo di straordinaria bellezza, capace di coniugare la vivacità della danza, la magia della musica e il fascino della Parigi d’epoca. Una serata da non perdere, per dare inizio al nuovo anno rivivendo la società parigina e la centralità della donna, deus ex machina della sua emancipazione sociale, e protagonista indiscussa nei teatri, nei caffè e locali incarnando una figura nuova, al contempo subalterna e dominante.

    L’83ª stagione della Camerata è realizzata con il contributo del Ministero della Cultura, della Regione Puglia,del Comune di Bari e sostenuta da quattro realtà imprenditoriali del territorio attraverso l’Art Bonus: Garofoli Spa, Studio Legale Verile, Gruppo Salatto e Levante Logistica srl.

    Biglietti in vendita da € 15 a € 33 presso la sede della Camerata in Via Sparano 141, Bari (dal lunedì al venerdì mattina e pomeriggio, sabato solo mattina), anche con Carte Culture e Carta Docente, e online sui siti web ufficiali www.cameratamusicalebarese.it e www.webtic.it Ulteriori informazioni su condizioni di vendita e prezzi ridotti presso la Camerata Musicale Barese (Tel. 080.5211908). In vendita anche gli abbonamenti, con le varie formule: Intera Stagione (10 spettacoli) da € 50 a € 250, Solo Musica (9 spettacoli) da € 142 a € 193.

    CON PREGHIERA DI DIFFUSIONE.