Comunicati

  • La Rassegna “TeatroDanza Mediterraneo” della Camerata Musicale Barese proseguirà venerdì 28 febbraio al Teatro Piccinni alle ore 20.45 con Bach Project nuova creazione prodotta dall’Aterballetto.

    L’Evento è realizzato in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.

    Lo spettacolo è un dittico, composto dalle coreografie Sarabande e Domus Aurea, che ruota intorno alla musica di Bach.

    Dopo il progetto di Aterballetto dedicato al rapporto con arte e fotografia (In/Finito) e dopo La Tempesta che segna un avvicinamento al mondo del Teatro, Bach Projectpropone una tappa importante nell’esplorazione della relazione tra danza e musica, tra composizione classica e sua ricreazione contemporanea.

    Bach Project nasce dalla volontà di dare spazio sia ai maestri riconosciuti che ai giovani talenti.

    Una nuova creazione, Domus Aurea, ispirata alle musiche di Johann Sebastian Bach e, firmata da

    Diego Tortelli. Il compositore Giorgio Colombo Taccani ha trascritto alcune Suite Francesi messe al servizio della coreografia che coinvolge ben sedici danzatori.

    Diego Tortelli, straordinario danzatore, tutt’ora invitato dalle compagnie internazionali, è oggi orientato alla carriera di coreografo e Domus Aurea è un’operazione basata sugli accostamenti. Alla ricerca di perfezione ed emozione della danza di Tortelli, si accosta anche la geometrica suggestione dello spazio scenico dell’artista visivo Massimo Uberti. Linee perfette disegnate da neon, che costruiscono la casa dei danzatori. Una casa perfetta: una “Domus Aurea”, appunto. Domus è quel luogo intimo di ogni individuo in cui si racchiudono tante storie fatte di immagini ed echi. Che magari non riconosciamo, ma dalle quali ci possiamo far suggestionare,lasciando aperte le porte dell’animo ad un “ascolto” non solo della musica, ma anche delle suggestioni visive. Domus Aurea diventa così uno spazio che si crea attraverso un continuo intreccio tra il razionale e l’irrazionale. Questa è la condizione che viviamo dentro di noi, sempre in bilico tra certo e incerto, spinti dal desiderio di cambiamento e dall’utopia di poter almeno sfiorare la perfezione e la libertà. Che forse, oggi, appartengono soltanto all’arte.

    Lo spettacolo si completa con un pezzo del grande coreografo Jirí Kylian del 1990, Sarabande,anch’esso ispirato dalla musica di Bach. Una creazione dall’affascinante struttura circolare, con una capacità di muoversi tra livelli musicali ed espressivi diversi che ne evidenzia la straordinaria contemporaneità. Sulle note di Sarabande di Bach, Ji?í Kylián prosegue nella ricerca di risposte semplici alla più classica delle domande poste dai bambini:“Perché? …” Strutture semplici, situazioni banali, visioni di episodi onirici, flashback, fratture nella motricità della danza e della pantomima: sono tutti ingredienti di questa “ricetta” coreografica, a garanzia che la domanda… non troverà mai una risposta. Kylián ha concepito Sarabande, così come numerose opere successive, come “un’avventura attraverso la coreografia”. Nella sua essenza, l’opera è correlata a No MorePlay, Falling Angels e Sweet Dreams, come un disegno in bianco e nero che la mente e la fantasia dello spettatore possono completare e colorare. E, sebbene il punto di partenza delle coreografie sia di natura puramente intellettuale, il risultato è determinato da energie emotive. La musica di Bach, con la sua struttura perfetta e visione divina, non è interpretata – non necessita di interpretazione alcuna Il contrasto generato da musica e danza da un lato e dai suoni dall’altro crea in questo balletto un luogo inebriante per le relazioni e gli istinti umani. Continuano intanto le prenotazioni per gli Eventi di

    Sergio Cammariere (9 marzo) e dell’evento di e con Gino Paoli per i suoi 60 anni di carriera.

    Per informazioni e prenotazioni rivolgersi presso gli uffici della Camerata Musicale Barese in Via Sparano 141 infotel 080/5211908, on-line sul sitowww.cameratamusicalebarese.it e il Box Office della Feltrinelli.

    Con cortese sollecita pubblicazione e/o trasmissione. Grazie.

  • Il 12 febbraio al Teatro Petruzzelli, per la 78ª Stagione della Camerata Musicale Barese, Noa presenterà il suo ultimo lavoro “Letters To Bach”, prodotto da Quincy Jones.

    Scrivere canzoni sulle sonate di Bach? Nessuno ci aveva mai provato. Ma Noa è sempre stata amante delle sfide, quindi non solo lo ha fatto ma ha anche connesso quelle sonate con il jazz e la musica contemporanea. I testi delle Lettere a Bach sono di grande impegno sociale e al tempo stesso scavano nell’intimità dei rapporti tra gli uomini, tra genitori e figli.

    Ma il concerto non sarà solo questo. Noa propone nuove versioni di sue canzoni poco note oltre alle sue più famose e alle ormai tradizionali canzoni napoletane. Alla fine ancora una volta il concerto di Noa è qualcosa di sublime, che trascina lo spettatore sino alla fine. Una delle più grandi voci della Terra (e in questo concerto lo evidenzia ancor di più che nel passato), mette a disposizione dell’Arte e non dello show-business il suo talento. Il suo concerto è come un’isola di benessere interiore, di garbo e di vera, autentica arte musicale in un periodo dove, purtroppo, prevale il trash e la pochezza dei talent televisivi. Ma la Musica è altra cosa. Noa è altra cosa.

    Sul palco con la cantante GIL DOR hitarra e direzione musicale, OR LUBIANIKER basso elettrico e GADI SERI percussioni

    Con radici e educazione che attraversano lo Yemen, Israele e gli Stati Uniti, Achinoam Nini, NOA , è la più acclamata cantante, cantautrice, percussionista, attivista per la pace israeliana Insieme al suo collaboratore musicale di lunga data, Gil Dor, musicista e co-fondatore della Rimon School of Music, Noa ha pubblicato 16 album acclamati dalla critica, ha eseguito centinaia di concerti in tutto il mondo, in alcune delle venue più importanti e prestigiose come la Carnegie Hall e la Casa Bianca, e si è esibita per tre Papi. Pat Metheny e Quincy Jones sono stati suoi mentori e ha condiviso il palco con una lunga lista di icone musicali internazionali tra cui Stevie Wonder, Andrea Bocelli e Sting.

    Per informazioni e prenotazioni rivolgersi presso gli uffici della Camerata Musicale Barese in Via Sparano 141 infotel 080/5211908, on-line sul sitowww.cameratamusicalebarese.it, presso il Botteghino del Teatro Petruzzelli e il Box Office della Feltrinelli.

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  • Martedì 4 febbraio presso il Teatro Piccinni, alle ore 20.45, I Solisti Aquilani ed il Violinista Daniele Orlando si esibiranno nel concerto “Le Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi.

    Il concerto, che approda a Bari dopo un’intensa tournée iniziata con la presentazione ufficiale al Parlamento europeo e alla Camera dei Deputati e proseguita con un lungo ciclo di tappe nelle maggiori città italiane, ma anche nelle scuole e nelle fabbriche, nasce dalla necessità di far riflettere sul ruolo dell’uomo all’interno dell’ambiente, offrendo al pubblico una chiave interpretativa che va oltre una tradizionale esecuzione.

    Sulle note di Vivaldi, l’ensemble intende sensibilizzare il pubblico sul deturpamento costante cui l’ambiente è sottoposto.

    Oltre all’esecuzione della composizione vivaldiana sarà proposto al pubblico un cortometraggio realizzato da Daniele Orlando, primo violino solista dell’orchestra, in collaborazione con Serena Raschellà, che mostra la chiave interpretativa dell’opera: le immagini della Terra com’era e com’è oggi.

    Questa interpretazione pessimistica, purtroppo avvalorata dai cambiamenti climatici e dagli ultimi accadimenti, come lo scioglimento nei ghiacciai, ne sono la conferma, offre un “chiaroscuro” sonoro: da un lato la Natura per come era, sarebbe potuta e potrebbe tornare ad essere, dall’altro la Natura violata che abbiamo sotto gli occhi oggi.

    Manifesto rafforzativo del progetto il cortometraggio sperimentale, frutto di questa lettura visionaria, con il quale si intende portare il pubblico sullo stesso piano emotivo dell’interprete. Il fine è quello di lanciare un messaggio che induca lo spettatore alla riflessione: l’arte, e in questo caso specifico la musica, può e deve avere il potere di veicolare un messaggio sociale.

    Mai come oggi, le nuove generazioni ne hanno bisogno.

    Il progetto “Una Nuova Stagione – A. Vivaldi, Le Quattro Stagioni” ha riscosso un enorme successo raggiungendo 3 milioni di ascolti su Spotify.

    Allievo di Denes Szigmondy – discendente della celebre scuola di Zino Francescatti e Carl Flesch – Daniele Orlando si è in seguito perfezionato con Ana Chumachenco e Boris Kuschnir. A soli 17 anni ha debuttato come solista con il Concerto di P. I. Tschaikowsky diretto da Donato Renzetti che ha scritto di lui: “…dotato di una straordinaria musicalità e di una tecnica virtuosa, il Concerto da lui suonato è stato esemplare sia dal punto di vista tecnico che nel temperamento dimostrato…credo senza ombra di dubbio che Daniele Orlando sia una delle scoperte più importanti tra le nuove generazioni di solisti.” Ha tenuto concerti da solista e in formazioni da camera in tutto il mondo e con Giovanni Sollima ha eseguito il doppio concerto di Donizetti per la festa della Repubblica Italiana in diretta TV RAI 1 dal Salone dei Corazzieri del Quirinale. È stato membro della Gustav Mahler Jugend Orchester, della European Union Youth Orchestra e dell’Orchestra Mozart diretta da Claudio Abbado. Nell’ambito della musica contemporanea ha eseguito numerose composizioni, molte delle quali in prima esecuzione assoluta. È docente di violino presso il Conservatorio “U. Giordano” di Foggia. Suona un Giovan Battista Ceruti del 1805.

    In programma, oltre “Le Quattro Stagioni”, il “Concerto grosso op. 4 n. 3” di Michele Mascitti e “La via isoscele della sera” per archi di Carla di Cecca, brani in prima esecuzione alla Camerata Musicale Barese.

    Per informazioni e prenotazioni rivolgersi presso gli uffici della Camerata Musicale Barese in Via Sparano 141 infotel 080/5211908, on-line sul sito www.cameratamusicalebarese.it e il Box Office della Feltrinelli.

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  • Per celebrare i 250 anni dalla nascita di Beethoven la Camerata Musicale Barese ha in agenda martedì 21 gennaio al Teatro Piccinni un concerto delle musiciste Francesca Dego, vera icona del violinismo nazionale, e Francesca Leonardi (pianoforte) tutto dedicato al grande compositore.

    In programma Sei Allemande (Wo 42), la Sonata n. 7 in do min. op. 30 n.2, Rondò in sol maggiore(Wo41) e la Sonata n. 10 in sol magg. op. 96.

    Francesca Dego, violinista di fama internazionale e Francesca Leonardi, pianista altrettanto talentuosa ed apprezzata fuori dai confini italiani, suonano insieme da ben quattrodici anni e dunque possono vantare un sodalizio artistico di tutto rispetto. «Abbiamo iniziato a collaborare negli anni del Conservatorio a Milano – ricorda Francesca Leonardi – e l’intesa è stata sempre fantastica fin dal principio. Direi che l’amicizia è poi arrivata in un secondo momento ed ora ci vediamo e frequentiamo spessissimo, anche per i viaggi, per andare al cinema, non soltanto per motivi legati al nostro lavoro e alla musica. Ci troviamo sulla stessa lunghezza d’onda e questa condizione si riverbera evidentemente anche sulla musica».

    Francesca Dego suonerà con un violino di grande pregio, un Francesco Ruggeri del 1697.

    Artiste “Deutsche Grammophon” dal 2012, Dego e Leonardi hanno da poco pubblicato il loro nuovo progetto discografico, Suite Italienne, dedicato all’estetica e all’influenza della tradizione musicale italiana sulla musica del ventesimo secolo. La precedente pubblicazione riguardava proprio l’incisione dell’integrale delle Sonate per violino e pianoforte di Beethoven (in tre cd), che è stata completata nel 2015.

    Francesca Dego si è da poco cimentata anche come scrittrice. Il suo libro “Tra le note. Classica: 24 chiavi di lettura”, pubblicato per Mondadori, è stato pensato soprattutto per avvicinare al mondo della grande musica chi poco la conosce e la frequenta. «Ho scelto – ha dichiarato Francesca Dego – di raccontarmi e raccontare la musica in modo schietto per poter capire insieme al lettore, a chi non è avvezzo alla musica classica, cosa possiamo avere in comune e cosa no. Non possiamo pretendere che, se a uno non piace il cioccolato, la torta Sacher che a noi piace tanto debba piacere per forza anche a lui…»

    Francesca Dego e? considerata fra le migliori interpreti italiane di oggi. Regolarmente ospite delle piu? prestigiose orchestre italiane e internazionali e vincitrice di numerosi concorsi internazionali, nel 2008 e? stata la prima violinista italiana a entrare in finale al Premio Paganini di Genova dal 1961 aggiudicandosi inoltre il premio speciale “Enrico Costa” riservato al piu? giovane finalista.

    Francesca Leonardi, già diplomata con lode e menzione speciale al Conservatorio di Milano sotto la guida di Daniele Gay, debutta da solista a soli 7 anni in California con un concerto di Bach, in Italia a 14 con Beethoven e l’anno dopo esegue la Sinfonia Concertane di Mozart con Shlomo Mintz al Teatro d’Opera di Tel Aviv e il Concerto di Brahms in Sala Verdi a Milano diretta da Gyorgy Gyorivanyi-Rath.

    I signori Abbonati della Camerata Musicale Barese dovranno convertire il posto fisso al Teatro Petruzzelli con quello “coniugato” al Teatro Piccinni.

    Per informazioni e prenotazioni rivolgersi presso gli uffici della Camerata Musicale Barese in Via Sparano 141 infotel 080/5211908, on-line sul sito www.cameratamusicalebarese.it e il Box Office della Feltrinelli.

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  • Giovani e già apprezzatissime dalla critica, come soliste o in duo la Violinista Francesca Dego e la PianistaFrancesca Leonardi, saranno ospiti della 78ª Stagione Concertistica della Camerata Musicale Barese martedì 21 gennaio al Teatro Piccinni. Inizio concerto ore 20.45.

    Francesca Dego è considerata ambasciatrice della nuova generazione di violinisti italiani che si stanno facendo conoscere in tutto il mondo. Francesca Leonardi è stata definita dal Maestro Salvatore Accardo “una pianista assolutamente fantastica, che unisce a una musicalità pura e affascinante una tecnica irreprensibile”. Insieme, compongono un duo che negli undici anni di collaborazione ha costruito un’affinità e un equilibrio speciale, tant’è che hanno recentemente registrato l’integrale delle sonate di Beethoven per l’etichetta Deutsche Grammophon.

    Francesca Dego vanta un curriculum di rilievo avendo iniziato giovanissima, appena undicenne, a esibirsi con le più prestigiose orchestre e ricevendo inviti da tutto il mondo. Artista Deutsche Grammophon dal 2012, il suo debutto discografico con i 24 Capricci di Paganini suonati sul Guarneri del Gesù appartenuto a Ruggiero Ricci ha riscosso unanime consenso di critica e pubblico. Dal 2013 al 2015 si è dedicata all’incisione delle sonate per violino e pianoforte di Beethoven. È regolarmente ospite delle più prestigiose orchestre internazionali.

    Francesca Leonardi, figlia d’arte suo padre ha accompagnato in più occasioni il grande Severino Gazzelloni, pianista della poliedrica preparazione anche come clavicembalista e cantante, è stata la prima donna italiana a registrare per la prestigiosa etichetta Deutsche Grammophon. Fin da giovanissima si è segnalata in diversi concorsi pianistici nazionali e internazionali vincendo quattordici primi premi. Dopo aver debuttato a 16 anni con l’orchestra del Rosetum eseguendo il concerto KV.415 di Mozart, si è esibita come solista con molte orchestre italiane ed estere. Svolge un’intensa attività concertistica nel campo della musica da camera.

    Il programma tutto dedicato a L. van Beethoven è il seguente: Sei Allemande (Wo 42), la Sonata n. 7 in do min. op. 30 n.2, Rondò in sol maggiore (Wo 41) e la Sonata n. 10 in sol magg. op. 96.

    Per informazioni e prenotazioni rivolgersi presso gli uffici della Camerata Musicale Barese in Via Sparano 141 infotel 080/5211908, on-line sul sito www.cameratamusicalebarese.it e il Box Office della Feltrinelli.

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