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Appuntamento jazz domani sera (sabato) per la 70ª Stagione della Camerata. Sul palcoscenico l’“Enrico Rava Tribe”, vale a dire uno dei quintetti più famosi, sull’orizzonte jazz internazionale.
Enrico Rava ha dietro di sé un curriculum eccezionale: ha suonato con i più famosi musicisti italiani, europei e americani, ha effettuato tournèes in Usa, Giappone, Canada, Europa, Brasile, Argentina e Uruguay. Ha partecipato ai più importanti Festivals Jazz del mondo ed ha conquistato numerosi premi e riconoscimenti, tra i quali il prestigioso “Jazzpar Prize” a Copenhagen.
Con Enrico Rava fanno parte del quintetto Gianluca Petrella (trombone), Giovanni Guidi (pianoforte), Gabriele Evangelista (contrabbasso) e Fabrizio Sferra (batteria).
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi presso gli uffici della Camerata in Via Sparano 141 – tel 080/5211908, Box Office c/o La Feltrinelli in Via Melo 119 tel. 080/5240464, i botteghini del Teatro Petruzzelli tel. 080/9752810 , e del Teatro Piccinni tel. 080/5212484 e il Bar Dona Flor in Via Cognetti 14/22 tel. 080/9727167.
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Sabato 26 novembre Enrico Rava, il jazzista italiano più conosciuto ed apprezzato a livello internazionale, suonerà al Petruzzelli per la Camerata Musicale Barese, con la sua tromba e con il suo brillante complesso, composto da Gianluca Petrella (trombone), Giovanni Guidi (pianoforte), Gabriele Evangelista (contrabbasso) e Fabrizio Sferra (batteria).
Enrico Rava è sulla scena del jazz dalla metà degli anni ’60, imponendosi rapidamente come uno dei più importanti solisti del jazz europeo.
Ha effettuato tournèes negli Usa, in Giappone, Canada, Europa, Brasile, Argentina e Uruguay, partecipando ai numerosi e più importanti festivals.
Il gruppo racchiude varie generazioni di musicisti, tutti con una propria storia e personalità stilistica.
Rava non è nuovo ai Soci della Camerata e del pubblico pugliese: ha suonato per la 68ª Stagione della Camerata e per il festival jazz “Notti di Stelle”.
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Primo appuntamento stasera al Petruzzelli (ore 21) con la stagione dei balletti della Camerata Musicale Barese: va in scena la Compagnia Tocnadanza di Venezia di Michela Barasciutti. Lo spettacolo “Made in Italy- I soliti Ignoti”, vuole essere un omaggio ai 150 anni dell’Unità Nazionale e contemporaneamente al grande regista Mario Monicelli. Da un suo film
“I soliti Ignoti” prende il nome il titolo del balletto.
La “Tocnadanza”, che si esibisce a Bari in esclusiva per il sud, interpreta uno spettacolo che parla degli italiani e dell’Italia, dal nord al sud attraverso la canzone popolare, quella d’autore fino a Puccini. “Made in Italy” è il primo dei ben 9 balletti che fanno parte del repertorio della 70ª Stagione “Prestige” della Camerata; è una coproduzione tra “Tocnadanza” rassegna internazionale “Venezia Danza”del Teatro “Malibran di Venezia” e la Camerata Musicale Barese.
Musica dal vivo con il clarinettista Oreste Sabadin; la coreografia e la regia sono di Michela Barasciutti; ricerca ed elaborazione musicale di Stefano Costantini ed arrangiamenti dello stesso Oreste Sabadin.
Lo spettacolo dura circa un’ora, senza intervallo.
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Con lo spettacolo Made in Italy “I soliti Ignoti”, la Compagnia Tocnadanza di Venezia aprirà il 18 novembre al “Petruzzelli” la stagione dei Balletti per la “Camerata” con musica dal vivo.
La compagnia di Michela Barasciutti rende omaggio, con questo spettacolo, al regista Mario Monicelli ed ai 150 anni dell’Unità d’Italia; è un balletto che parla degli italiani e dell’Italia, dal Nord al Sud, attraverso la canzone popolare e quella di autore fino a Puccini.
Nella sua presentazione la coreografa e regista, Michela Barasciutti descrive il balletto come un viaggio nel mondo delle canzoni più popolari e colte e delle musiche di casa nostra all’insegna di Puccini sino al “Quartetto Cetra”, a Battiato e a De Andrè, il tutto con la cornice di una selezione di dialoghi tratti dal film “I soliti Ignoti” di Mario Monicelli.
Un percorso leggero ma fecondo, ironico, intimo, amaro, solidale, forte perché consapevole, per assaporare sensazioni già vissute a riscoprire qualcosa che ci appartiene, ma che forse apprendiamo per la prima volta.
E’ il ritratto di un’Italia vista con mente lucida ed occhi attenti ai suoi vizi ed alle sue virtù.
“I soliti Ignoti” è una produzione tra “Venezia Danza”e la Camerata Musicale Barese, che viene eseguita per la prima volta a Bari, nella versione con musica dal vivo.
Gli interpreti saranno Alessia Cecchi, Federica Iacuzzi, Manfredi Perego, Giulio Petrucci e Marika Vannuzzi, al clarinetto Oreste Sabadin.
La ricerca e la elaborazione musicale è di Stefano Costantini; gli arrangiamenti di Oreste Sabadin.
Lo spettacolo dura un’ora senza intervallo.
Si inaugura, così, il 18 novembre la Stagione del TeatroDanza-Mediterrano, che quest’anno prevede ben nove balletti.
Nel prossimo mese di dicembre sempre per Teatro Danza, al Petruzzelli, si esibiranno il Balletto della Georgia(13/12) e l’Aterballetto che presenterà “Certe notti” (17/12), per la prima volta a Bari, con musiche e testi di Luciano Ligabue.
Presso gli uffici della Camerata sono in vendita i biglietti per tutti gli spettacoli di danza oltre che per “Enrico Rava Tribe” e per “Uto Ughi” (concerto di Natale).
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La Camerata Musicale Barese presenterà il 13 dicembre al “Petruzzelli” per il “Teatrodanza Mediterraneo” il secondo appuntamento stagionale con il balletto.
Sulla scena il Balletto Nazionale delle Georgia “Sukhishvili” uno dei più famosi complessi coreografici del mondo. Il programma è dedicato per intero a danze folkloristiche caucasiche, musiche dal vivo.
Fondato a Tbilisi nel 1945 da Nina Ramishvili e Iliko Sukhishvili, persegue l’intento di far conoscere le antiche danze popolari georgiane, di creare coreografie nuove ed originali, vivificando un repertorio antichissimo, di danze liriche e bellicose.
La prima componente, austera e guerresca, è quella degli uomini dal gesto fiero, abili
manipolatori di spade e pugnali; la seconda è quella delle dame dalle bellissime vesti, che scivolano sul palcoscenico con estrema eleganza e dolcezza; la terza è quella paesana, dei mattacchioni e degli acrobati. In tutte le coreografie del complesso si ritrovano, fuse armoniosamente, le basi della danza popolare, dal girotondo al gomitolo. Le danze maschili evocano le qualità del coraggio, del vigore guerriero, della baldanza avventurosa.
Tutte le danze di ascendenza bellica, con artistici combattimenti, volteggi di spade e
pugnali sono affidate ai movimenti di brillante e sorprendente virtuosismo degli uomini: sono loro che strabiliano il pubblico con gli incredibili salti e le faticosissime danze in punta di piedi.
Anche l’Italia ha sempre accolto con entusiasmo il Balletto Nazionale della Georgia a partire dal debutto della compagnia al Teatro alla Scala negli anni Sessanta.
Il balletto è diretto da Ilja Sukhishvili; la musica viene eseguita dall’Orchestra del Balletto Nazionale della Georgia.