Comunicati

  • Per l’indisponibilità del Teatro Petruzzelli, derivante dalla crisi che affligge la gestione del Politeama, la Camerata Musicale Barese si è vista costretta a trasferire allo “Sheraton Nicolaus”il concerto del DuoDanilo Rea (pianoforte) e Flavio Boltro (tromba), in programma per sabato 3 marzo.

    Il cambiamento è quindi assolutamente indipendente dalla volontà della “Camerata”, che, comunque, conferma la sua solidarietà al Consiglio d’Amministrazione ed al Personale del Teatro. D’altro canto il rinvio del concerto si è reso impossibile per gli impegni internazionali del Duo.

    Ovviamentela Camerata si augura di poter salvare per tuttigli altri appuntamenti della 70ª Stagione “Prestige” la sede del Petruzzelli.

    Il concerto s’intitola: “Opera – Dall’Orfeo di Monteverdi all’Adriana di Cilea con i colori del Jazz”.

    Nelle interpretazioni di Rea e Boltro, opera e jazz scorrono armoniosamente l’uno nell’altro. Ne è un eccellente esempio di Sinfonia del “Guglielmo Tell” di Puccini.

    La concentrazione va tutta alla drammaticità insita nel brano, nel quale Rea e Boltro riescono con successo, a trovare l’equilibrio ideale fra tecnica strepitosa arrangiamento sorprendente e forza improvvisativa.

    Ma poi ci sono anche le improvvisazioni sui più noti temi di opere liriche quali quelle di Verdi, Bizet e Mascagni.

    Il “nascondiglio prediletto” lo Schloss Elmau, il castello che si trova nel centro delle alpi bavaresi, è stato per molti artisti classici e del jazz la fonte d’ispirazione per questo viaggio nel mondo dell’opera italiana.

    Quattro dei dodici brani suonati in questo castello, il 19 dicembre 2010, sono stati registrati live davanti al pubblico.

    L’atmosfera durante i concerti, è magica – dice Rea – con entusiasmo.

    E così, durante l’ascolto di questo affascinante disco in duo, ci resta solo da affermare: che grande opera!

  • Il Pianista Danilo Rea ed il trombettista Flavio Boltro suoneranno il 3 marzo, sabato, al Petruzzelli per la 70ª Stagione “Prestige” della Camerata Musicale Barese.

    Il concerto s’intitola: “Opera – Dall’Orfeo di Monteverdi all’Adriana di Cilea con i colori del Jazz”.

    Nelle interpretazioni di Rea e Boltro, opera e jazz scorrono armoniosamente l’uno nell’altro. Ne è un eccellente esempio di Sinfonia del “Guglielmo Tell” di Puccini.

    La concentrazione va tutta alla drammaticità insita nel brano, nel quale Rea e Boltro riescono con successo, a trovare l’equilibrio ideale fra tecnica strepitosa, arrangiamento sorprendente e forza improvvisativa.

    Ma poi ci sono anche le improvvisazioni sui più noti temi di opere liriche quali quelle di Verdi, Bizet e Mascagni.

    Il “nascondiglio prediletto” lo Schloss Elmau, il castello che si trova nel centro delle alpi bavaresi, è stato per molti artisti classici e del jazz la fonte d’ispirazione per questo viaggio nel mondo dell’opera italiana.

    Quattro dei dodici brani suonati in questo castello, il 19 dicembre 2010, sono stati registrati live davanti al pubblico.

    L’atmosfera durante i concerti, è magica – dice Rea – con entusiasmo.

    E così, durante l’ascolto di questo affascinante disco in duo, ci resta solo da affermare: che grande opera!

  • Dopo lo spettacolo di ieri sera (sabato) con “Bodas de Sangre” e “Suite Flamenca”, la Compagnia di Antonio Gades torna stasera(domenica) al “Petruzzzelli” per il terzo Evento Straordinario della 70° Stagione “Prestige” della Camerata Musicale Barese.

    Sulla scena un classico dell’anima, della tradizione e del folklore iberico: la “Carmen” su musica di G. Bizet e soggetto, coreografia e luci di Antonio Gades e Carlos Saura.

    Personaggi ed interpreti: Vanessa Vento (Carmen), Angel Gil (Don Josè), Jairo Rodriguez (Torero) e Miguel Angel Rojas (il Marito).

    Il corpo di ballo è composto da 12 danzatori.

    Spettacolo in esclusiva regionale.

    Inizio alle ore 20.

    Le due serate beneficiano del sostegno della Regione Puglia nel quadro dei piani PO FESR Puglia 2007/2013 Asse IV.


  • Dopo 27anni, torna a Bari, al “Petruzzelli”, per la Camerata, la Compagnia di Antonio Gades famosa in tutto il mondo per le sue creazioni, per le sue coreografie, per il fascino e la suggestione della danza spagnola e per il patrimonio artistico, storico, tradizionale e folkloristico dell’universo iberico.

    La Compagnia di Gades presenterà due spettacoli: domani sera (sabato) “Bodas de Sangre” insieme a “Suite Flamenca”, e domenica sera, sempre al “Petruzzelli”, come evento straordinario per i 70 anni della Camerata, la “Carmen”di Bizet.

    Sono due appuntamenti destinati anche loro a lasciare una impronta memorabile nella cronaca della 70ª Stagione “Prestige” della Camerata.

    “Bodas de Sangre” è un balletto del 1974, anno in cui debuttò a Roma, ispirato al dramma di Garcia Lorca, un’opera magistrale che consacra Antonio Gades al successo internazionale. Nel 1981, dopo un incontro di Gades con il regista Carlos Saura, diventa un film. Nello stesso anno Gades crea “Carmen” per il teatro, direttamente ispirata dal racconto di Prosper Merimèe.

    Le danze con cui Antonio Gades ha iniziato la sua carriera da solista all’incirca nel 1963 confluirono gradualmente nelle coreografie di Suite Flamenca cinque anni dopo, otto danze di flamenco tradizionale presentate alla maniera di Gades.

    Questa Suite è stata eseguita dalla sua compagnia, tra cui Cristina Hoyos, sua partner per oltre vent’anni, che a sua volta aveva sostituito Curra Jiménez, partner di Antonio Gades nei primi anni della sua carriera.

    Questa Suite è stata interpretata dalla sua compagnia come la seconda parte di una “Suite spagnola” in cui venivano presentate le danze Jota, Vito, la Morte di Don Juan, Zapateado di Sarasate, e altre creazioni che la Fondazione intende ricostruire e mettere in scena negli anni a venire.

    Oltre la coreografia di Antonio Gades, “Bodas de Sangre” si avvale dell’adattamento di Mirella Manas e delle musiche di Emilio De Diego, – Ay, Mi Sombrero, Perello y Monreal – Rumba Felipe Campuzano.

    Domenica sera il balletto “Carmen” andrà in scena alle 20.

    Le due serate beneficiano del sostegno della Regione Puglia nel quadro dei piani PO Fesr Puglia 2007/2013 Asse IV.

  • Doppio appuntamento della Compagnia di Antonio Gades con la 70ª Stagione “Prestige” della Camerata Musicale Barese sabato e domenica al “Petruzzelli”.

    Nella prima serata la Compagnia di Gades presenterà “Bodas de Sangre” e “Suite Flamenca”, balletto del 1974 su testo di Garcia Lorca e coreografia di Antonio Gades, adattamento di Alfredo Manas e musiche di EmilioDe Diego – Ay, Mi Sombrero, Perello y Monreal, Rumba Felipe Campouzano.

    “Suite Flamenca”, coreografia e luci di Antonio Gades e musiche di Antonio Solera e dello stesso Gades.

    Domenica, invece, la Compagnia porterà in scena la “Carmen”con la musica di G. Bizet e soggetto, coreografia e luci di Gades e Carlos Saura.

    Sarà il terzo dei quattro eventi straordinari organizzati dalla Camerata per solennizzare degnamente la 70° Stagione.

    “Bodas de Sangre”. Nel 1974 Antonio Gades fece un felice omaggio alla danza spagnola con la creazione di questo balletto, basato sul racconto di Federico García Lorca, il quale a sua volta si era ispirato alla notizia di un omicidio avvenuto a Nijar nel 1928. L’adattamento del balletto è di Alfredo Mañas, che aveva già collaborato con Antonio Gades dieci anni prima in Don Juan.

    Parlando del balletto, il ballerino e coreografo disse: “Con Bodas de Sangre ho voluto rendere omaggio al poeta. Sono nato nella cultura mediterranea che è fatta di gelosia, amore e morte, aspetti che si riflettono nella danza, nella letteratura, nella pittura e in altre forme d’arte. Anche il tragico fa parte della nostra cultura. Bodas de Sangre è una vera storia spagnola, una tragedia impregnata di folklore. Ho sempre amato molto le opere di García Lorca, perché descrivono la ricchezza e le attitudini del popolo andaluso in profondità.”

    Antonio Gades si riferisce ad una delle scene più emozionanti del balletto, la lotta tra Leonardo e il promesso sposo, rappresentativa della creatività e dello stile artistico di Gades: “Questa scena è la cosa più difficile che abbia creato in vita mia. Pretendo molto da me stesso, pretendo tutto. Voglio esprimere quel dolore, ballare come un uomo che sta per morire e incontra la morte a testa alta, senza pateticità e ostentazione.”

    Sei anni dopo il balletto è stato presentato nei più importanti teatri del mondo. Antonio Gades e Carlos Saura ne hanno creato una versione cinematografica, che ha rappresentato la prima di una fortunata serie di fusioni tra danza e cinema, contribuendo alla diffusione del flamenco in tutto il mondo.

    Suite Flamenca. Le danze con cui Antonio Gades ha iniziato la sua carriera da solista all’incirca nel 1963 confluirono gradualmente nelle coreografie di Suite Flamenca cinque anni dopo, otto danze di flamenco tradizionale presentate alla maniera di Gades.

    Questa Suite è stata eseguita dalla sua compagnia, tra cui Cristina Hoyos, sua partner per oltre vent’anni, che a sua volta aveva sostituito Curra Jiménez, partner di Antonio Gades nei primi anni della sua carriera.

    Questa Suite è stata interpretata dalla sua compagnia come la seconda parte di una “Suite spagnola” in cui venivano presentate le danze Jota, Vito, la Morte di Don Juan, Zapateado di Sarasate, e altre creazioni che la Fondazione intende ricostruire e mettere in scena negli anni a venire.

    Le due serate beneficiano del sostegno  della Regione Puglia nel quadro dei piani PO Fesr Puglia 2007/2013 Asse IV.