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    Ultimo evento straordinario della 70° Stagione “Prestige” della Camerata Musicale Barese stasera (sabato) al teatro “Showville”, ore 21. Sulla scena uno storico Musical, “Can Can” di Cole Porter, danzato, suonato e cantato dalla compagnia “Corrado Abbati”, vecchia, applaudita conoscenza del pubblico della “Camerata”. E’ la prima edizione in italiano ed è in esclusiva nazionale.

    Adattamento e regia di Corrado Abbati.

    Al pianoforte Luigi Nardiello.

    Coreografie di Giada Bardelli, scene di Stefano Maccarini, costumi di Artemio Cabassi, direzione musicale di Marco Fiorini. Inizio ore 21.

  • Fine aprile intenso per la Camerata Musicale Barese con il Musical “Can Can” di Cole Porter sabato al Teatro Showville e con i balletti “Romeo e Giulietta” e “Giselle” il 26 e 27 al “Petruzzelli” nella interpretazione del Balletto Accademico di Stato di San Pietroburgo.

    Lo spettacolo della Compagnia di Corrado Abbati è l’ultimo dei 4 eventi straordinari fuori abbonamento con cui la Camerata ha voluto celebrare la 70ª Stagione “Prestige” 2011/2012.

    Il Musical “Can Can”, prima edizione in italiano, viene presentato a Bari con un cast di prestigio.

    Nella storia di questo genere “Can Can” occupa un posto di primo piano e continua a rappresentare in tutto il mondo lo spirito brillante, esplosivo ed emozionale di tutta un’epoca che ebbe il suo epicentro a Parigi: “La Belle Epoque”.

    Tra gli interpreti lo stesso Abbati, Antonella Degasperi, Carlo Monopoli, Fabrizio Macciantelli, Francesco Dilio, Jacopo Bruno, Raffaella Montini, Luigi Nardiello, Antonio Cadoni, Mario Gabrielli e Francesca Araldi. Adattamenti e regia di Corrado Abbati. Al pianoforte Luigi Mardiello.

    Per giovedì 26 e venerdì 27 sono annunciati gli ultimi due spettacoli di danza della Stagione con il Balletto Accademico di San Pietroburgo che presenterà: “Romeo e Giulietta” di Prokof’ev e “Giselle”.

  • Concerto tutto beethoveniano venerdì sera al “Petruzzelli” per la Camerata Musicale Barese, a cura del pianista Bruno Leonardo Gelber, considerato uno dei musicisti più famosi al momento in campo internazionale.

    Di origine austriaca e franco-italiana, è nato in Argentina da genitori entrambi musicisti ed ha cominciato lo studio del pianoforte a tre anni con la madre, che fu per lui un punto di riferimento costante. Debuttò in pubblico a 5 anni e a 6 cominciò a studiare con il famoso pedagogo di origine italiana Vincenzo Scaramuzza.

    Colpito a 7 sette anni da una grave attacco di poliomielite, trovò nella musica un elemento di forza vitale. A 15 anni, già celebre in Argentina, suonò il Concerto di Schumann sotto la bacchetta di un giovane direttore: Lorin Maazel. A 19 anni una borsa di studio del governo francese gli permise di trasferirsi a Parigi e di incontrare Marguerite Long che, dopo averlo ascoltato, gli disse “Lei sarà il mio ultimo allievo, e il migliore”. Da lei spinto a presentarsi al Concorso Long-Thibaud, ottenne solo il Terzo Premio, suscitando enormi proteste fra il pubblico e la critica, che invece lo portarono alle stelle.

    Fu l’inizio di una grandissima carriera internazionale che lo ha visto suonare in recital e con orchestra davanti al pubblico di tutto il mondo, in più di 5000 concerti.

    Negli Stati Uniti Gelber debuttò sotto la direzione di Ernest Ansermet allo Stanford Festival e poi a New York alla Carnegie Hall, dove fu accolto da un’entusiastica recensione del famoso critico Schönberg. Immediatamente dopo suonò a Cleveland con Maazel e con la New York Philharmonic Orchestra.

    Arthur Rubinstein, che vide in lui uno dei migliori pianisti della sua generazione, lo volle con sé nel film documentario dedicatogli da François Reichenbach .

    In Germania il temutissimo Joachim Kaiser scrisse di un suo concerto “un’autentica meraviglia” e a Parigi l’altrettanto temuto Clarendon “E’ uno di quegli Artisti che ci insegnano sempre qualche cosa sulle opere che pensavamo di conoscere meglio, e il cui avvenire -lo sappiamo- è ancora ricco di insegnamenti”.

    Con la tournée in Australia ha coronato il giro completo del mondo musicale, e i suoi prossimi impegni lo porteranno nuovamente negli Stati Uniti, in Giappone e in Europa a Berlino, Parigi, Atene, Vienna, Londra, in molte città in Germania e in Italia.

    Nel 2005 è tornato alla Scala di Milano con l’Orchestra Filarmonica e Yuri Temirkanov e con lo stesso direttore ma con l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo ha suonato a Roma per l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Suona da 23 anni ogni stagione a Milano per le Serate Musicali.

    Gli appuntamenti successivi della Camerata sono previsti per giovedì 26 e venerdì 27, sempre al “Petruzzelli” con il Balletto Accademico di Stato di San Pietroburgo, nella prima serata andrà in scena “Romeo e Giulietta”, due atti con la coreografia ed il libretto di Jurij Petuhov e la musica di Sergej Prokovev. Venerdì sera sarà la volta di “Giselle”, balletto fantastico in due atti su musica di Adoplhe Adam e coreografia di Jean Coraly, Jules Pierrot e Marius Petipa, libretto di Vernoy De Saint Georges.

    Saranno gli ultimi due appuntamenti del Teatro Danza Mediterraneo per la 70ª Stagione “Prestige” 2011/2012.
  • Il cartellone della Camerata Musicale Barese propone, per la 70ª Stagione “Prestige” 2011/2012, le ultime due serate dedicate alla danza: il 26 e 27 aprile infatti, sarà di scena al Teatro “Petruzzelli” il Balletto Accademico di Stato di San Pietroburgo.

    Nella prima serata il 26, un capolavoro classico della danza mondiale: i due atti di “Romeo e Giulietta” musiche di Sergej Prokof’ev, coreografia e libretto di Jurij Petuhov, scene di Emil Kapeljus e costumi di Janis Camalidi.

    Nella seconda serata, il 27, sarà la volta di un altro capolavoro: il balletto fantastico “Giselle” , in due atti, conmusiche di Adolphe Adam e Coreografie di Jean Coralli, Jules Perrot e Marius Petipa, Libretto di Vernoy de Saint-Georges, Theophile Gautier e Jean Coralli. Scene e costumi di Ekaterina Rapaj.

    Il Balletto Accademico di San Pietroburgo, fondato da Leonid Yacobson unisce nel suo repertorio passato e presente, precisione tecnica ed espressione , tradizione e modernità.

    Fondata nel 1969, la compagnia di ballo è diventata in breve tempo un importante punto di riferimento nella storia della cultura russa del Balletto.

    Creato come primo Teatro coreografico disgiunto dall’opera, assunse presto il titolo di “Miniature coreografiche” rifacendosi alla famosa forma ballettistica scelta dal suo fondatore.

    Questa forma coreografica dette largo spazio alla sperimentazione e alla ricerca.

    Durante i sette anni della sua direzione artistica Leonid Yacobson, ha creato vari balletti, quali “Shurale”, “Spartacus”, “La Cimice” e “La Terra dei Miracoli”.

    Ballerini del calibro di Natal’ja Makarova, Alla Osipenko, Majja Pliseckaja e Mikhail Baryshnikov si sono esibiti con questo complesso.

    Ad oggi la Compagnia continua a mantenere viva la tradizione del suo repertorio, proteggendo il lascito del suo fondatore ma allo stesso tempo sviluppa una direzione più moderna.

    Il corpo di ballo è composto da 75 ballerini, e si è esibito in tantissimi paesi, tra i quali il Sud-Africa, la Spagna, Israele, la Grecia il Giappone la Germania l’Olanda e gli Stati Uniti.

    E’stata insignita in Russia di due prestigiosi premi teatrali, il premio “Heritage” e il premio “Golden Sofit”.

    L’attuale Direttore della compagnia Adrian Fadeev ha un occhio di riguardo nei confronti dell’eredità di Leonid Yacobson.

    Prima dei due balletti, il 20 aprile sempre al Petruzzelli, suonerà per la Camerata il Pianista Bruno Leonardo Gelber di origine austriaca e franco-italiana, nato in Argentina da genitori entrambi musicisti.

    Gelber che ha suonato in ogni continente, è considerato una eccellenza del pianismo contemporaneo.

    Continuano, nel frattempo, le richieste di prelazioni per abbonamenti alla 71ª Stagione 2012/2013 da parte dei Soci della 70ª “Prestige”
  • Torna in scena allo Showville, per la Camerata, il 21 aprile, la Compagnia di Corrado Abbati con il Musical “Can Can” di Cole Porter nella prima edizione italiana ispirata all’originale di Broadway.

    La compagnia schiera un cast di venti artisti per raccontare la vera storia del mitico ballo francese con l’adattamento e la regia di Corrado Abbati.

    Sarà il quarto ed ultimo evento straordinario della 70° Stagione che si avvia alla conclusione con un bilancio che si può considerare largamente positivo.

    Sulle celebri note di Porter, e con una vibrante carica di buon umore e di allegria, il musical rievoca tutta un’epoca con un allestimento che brilla per ambientazioni sontuose, splendidi costumi e scene di danza affascinanti.

    Lo spettacolo, che fin dal suo esordio di Broadway fu replicato consecutivamente per cinque anni, offre un grande divertimento ed emozioni a non finire. Al suo successo ed alla sua memoria storica ha contribuito in notevole misura il film omonimo realizzato nel 1960 dal regista Walter Lang con un cast di prim’ordine, fra gli altri Frank Sinatra, Shirley MacLaine e Maurice Chevalier.

    E’ un crescendo musicale travolgente all’insegna del brio e del ritmo più acceso. Nella Parigi della “Belle Epoque”, il “Can Can” raggiunge l’apice del trionfo, ma fu ben presto proibito perchè giudicato troppo audace e scandaloso; da quel momento lo spettacolo fu al centro di una lunga controversia giudiziaria, ricca di equivoci, di sfide e di colpi di scena.

    Secondo l’opinione di molti il “Can Can” ha avuto origini popolari e deriva dall’usanza delle lavandaie di Montmartre di mostrare, ogni domenica, la gonna per le strade del quartiere.

    Continuano intantole prenotazioni per gli abbonamenti alla 71ª Stagione concertistica 2012/2013.