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  • Uno dei più grandi autori ed interpreti della canzone italiana, Gino Paoli, ed uno dei più lirici e creativi pianisti di oggi, Danilo Rea presenteranno insieme il 9 e 10 marzo al Teatro Petruzzelli, il loro ultimo progetto “Due come noi che…”.

    Il concerto per voce e pianoforte, ha avuto la sua vernice di recente al “Parco della Musica” di Roma, registrando un eccezionale successo.

    In particolare, il concerto del 10 marzo avrà valore di Evento Straordinario Fuori Abbonamento.

    “Due come noi che…” è un prezioso esempio di come due artisti assoluti possano interpretare in modo innovativo alcuni classici della storia della musica italiana. Solo piano e voce, solo Danilo e Gino, solo la loro capacità di inseguirsi, di smarcarsi e ritrovarsi su una strada che è quella delle canzoni più belle del nostro patrimonio. Le canzoni più amate di Gino, da “Averti addosso” a “Il cielo in una stanza”, da “Vivere ancora” a “Perduti” passando per “La gatta” e “Come si fa”, insieme a chicche dei cantautori genovesi, che per Gino sono gli amici di una vita: “Canzone dell’amore perduto” e “Bocca di rosa” (strumentale) di Fabrizio De André, “Il nostro concerto” di Umberto Bindi, “Vedrai Vedrai” di Luigi Tenco e “Se tu sapessi” di Bruno Lauzi. Nella track list anche “Non andare via” traduzione italiana della meravigliosa “Ne me quitte pas” che proprio Jacques Brel chiese di tradurre a Paoli e “Albergo a ore”, il commovente brano di Herbert Pagani.

    L’alleanza artistica tra Gino Paoli e Danilo Rea ha per sfondo una grande amicizia; da questo sodalizio, ha scritto un critico, non potevano che nascere buoni frutti, vuoi per la statura degli artisti, vuoi per il materiale a disposizione.

    Parlando di Rea, Paoli afferma: “La nostra è un’intesa davvero profonda: io faccio delle cose, cambiando le regole e Danilo mi segue come se mi leggesse nella testa”.

    Continua intanto la prevendita per i 6 spettacoli Evento del “Momix Dance Theatre” che presenteranno in esclusiva per il Centro Sud l’ultima creazione di Moses Pendleton, “Alchemy”. Le date vanno dal 20 al 24 febbraio.

  • Si fa sempre più febbrile l’attesa per il nuovissimo spettacolo “Alchemy” che il “Momix Dance Theatre” presenterà al Teatro Petruzzelli nel mese di febbraio per la Camerata Musicale Barese.

    Il flusso delle prenotazioni è tale che la Camerata si è vista indotta a far salire ancora il numero degli spettacoli: da 5 a 6, quindi ultima replica per domenica 24 febbraio, oltre agli spettacoli già programmati dal 20 al23.

    Per agevolare il pubblico di tutta la regione, lo spettacolo di domenica sarà pomeridiano – ore 18.

    I Soci della Camerata interverranno, esclusivamente, alla prima di mercoledì 20.

    I Momix saranno a Bari a qualche settimana di distanza dalla “prima mondiale” in programma il 5 febbraio a Ravenna.

    Sulla scena del Petruzzelli saranno evidenti il fascino e la magia di questo complesso famoso in tutto il mondo per la sua classe, per la raffinata possenza atletica dei suoi acrobati danzatori e soprattutto per l’ineguagliabile regia di Moses Pendleton che firma anche l’ultima sua produzione: “Alchemy” .

    E’ uno spettacolo che rivela e proietta sullo schermo della danza un universo fantastico e suggestivo, fatto di giochi plastici e coreografici che lasciano con il fiato sospeso.

    Non c’è che dire: sono i Momix di sempre, eloquente simbolo del balletto mondiale.

    I Momix saranno a Bari ed in Puglia, in esclusiva per il centro sud.

  • Due fra i più rappresentativi chitarristi di oggi, che provengono da mondi apparentemente lontani, musica classica e jazz e che hanno unito le loro esperienze per un confronto intenso e ricco di valori artistici e creativo, saranno ospiti della Camerata Musicale Barese il 5 febbraio al “Petruzzelli”.

    Sono Eliot Fisk e Bill Frisell, che daranno vita ad un programma denso di improvvisazioni jazz, firmate da Frisell e di improvvisazioni affidate alla chitarra classica di Fisk.

    Il programma comprende brani degli stessi chitarristi e di Beaser, Villa Lobos, Berio, Bach, Gershwin, Foster e Benny Goodman – Count Basie.

    Dialogo, maestria e capacità inventiva alimentano le composizioni e le combinazioni del Duo che ha dischiuso all’universo della chitarra un orizzonte di ampie novità.

    Eliot Fisk, grazie all’incredibile virtuosismo ed all’ineguagliabile versatilità, nel corso della propria carriera è apparso sia in recital per chitarra sola, sia in duo con il celebre chitarrista spagnolo Paco Peña, presso le sale concertistiche più importanti che la tradizione musicale possa vantare ed è inoltre Docente presso l’Università del Mozarteum di Salisburgo, nonché presso il Conservatorio del New England – USA.

    A lui il celebre e compianto Luciano Berio ha voluto dedicare la famosa “Sequenza per chitarra” e sempre del famoso Maestro inciso innumerevoli opere appositamente trascritte.

    Memorabili le sue esecuzioni di trascrizioni di opere di Bach, Scarlatti, Mozart, Haydn, Paganini, oltre alle commissioni di compositori della fama di: Berio, Balda, Beaser, Bolcom, Montsalvatge, Maw, Rochberg, Schwertsik.

    Ha peraltro collaborato con nomi del livello di: Ute Lemper, Richard Stolzman, Burhan Öchan, Joe Pass e Lucero Tena.

    Bill Frisell ha collaborato con una vasta gamma di artisti, registi e musicisti leggendari, ma è il suo ruolo di leader che ha raccolto ovunque crescente attenzione e riconoscimenti di livello internazionale.

    Il catalogo di registrazione Frisell, è stato citato dal Downbeat come Il miglior risultato discografico mai ottenuto nel corso dell’ultimo decennio. Comprende i suoi album più recenti pubblicati per la Savoy, ovvero Segno di vita realizzato con il Quartetto 858, Beautiful Dreamers inciso con il suo Trio e la sua collezione di interpretazioni della musica di John Lennon, intitolato All We Are Saying.

    Le opere discografiche edite dalla Nonesuch trasfondono in un’ampia gamma di espressioni musicali, dalla colonna sonora originale del film di Buster Keaton ad arrangiamemti musicali per ensemble modulari con corni e archi (si ricorda una Grammy Nomination per Storia / Mistero, e la vittoria di un Grammy per Unspeakable, Dream Blues e This Land) oltre ad interpretazioni di opere di altri compositori classici e contemporanei americani (Have a Little Faith) e collaborazioni con la sezione ritmica del noto bassista Viktor Krauss e del batterista Jim Keltner (Gone, Just Like a Train, Good Dog, Happy Man).

    Continua intanto la prevendita per gli spettacoli evento del “Momix Dance Theatre” che presenteranno in esclusivaper il centro sud l’ultima creazione di Moses Pendleton “Alchemy”. Le serate dedicate ai Momix che originariamente erano cinque, sono state portate a 6 (dal 20 al 24 febbraio) per via del grande flusso di prenotazioni provenienti da tutta la Puglia e dalle Regioni vicine.

  • Il “Teatro Danza Mediterraneo” della Camerata Musicale Barese torna al Teatro Petruzzelli il 2 febbraio con l’ultima creazione di Emiliano Pellisari, il “Paradiso” di Dante Alighieri, affidata alla “No Gravity Dance Company”. Esclusiva per il centro sud.

    L’“Emiliano Pellisari Studio” conclude così la trilogia dantesca, di cui i soci ed il pubblico della Camerata hanno apprezzato ed applaudito l’anno scorso per la 70ª Stagione la prima cantica dedicata all’”Inferno”.

    In un clima di altissima suggestione, sei danzatori interpretano un viaggio artistico e musicale, attraverso eventi, ambienti e figure, alla visione mistica e poetica del “Paradiso”, che rappresenta un significativo passo nell’ascesa spirituale dell’uomo del medioevo, attualizzata in una coreografia contemporanea accompagnata da una polifonica di suoni, voci e cori.

    Esaltano la danza le musiche “Elettronica Avangards” e “Classica Contemporanea” dal vivo.

    Musica digitale dal vivo di Riccardo Magni ed Emiliano Pellisari, coreografia dello stesso Pellisari e di Mariana Porceddu.

    La terza cantica dantesca è certamente la più complessa: la teologia è la protagonista assoluta dell’opera. La resa di questo intenso ed impegnativo universo filosofico e teologico si affida esclusivamente al linguaggio del corpo senza più la parola, che pure sottolineava alcuni momenti cruciali nei precedenti spettacoli. E’ un impegno quanto mai arduo.

    Lo spettacolo evoca immagini e suggestioni che accompagnano lo spettatore nella terza realtà ultraterrestre immaginata da Dante. Emiliano Pellisari intende rappresentare alcuni concetti e principi chiave che puntellano l’architettura del mondo descritto nel poema; i contorni si sfumano, i personaggi si dissolvono in essenze diafane, luci impalpabili e bagliori accecanti. Lo spettacolo si articola e si sviluppa attraverso giochi cromatici che riflettono una rappresentazione inconsueta del Paradiso e fanno rivivere in una atmosfera nuova e vibrante le reminiscenze degli studi classici.

    E’ insomma un lavoro che vola alto, esalta spirito e fantasia e rilancia l’arte divina dell’autore più grande della nostra letteratura.

    Continua intanto la prevendita per i 5 spettacoli evento del “Momix Dance Theatre”, che presenterà in esclusiva per il centro sud l’ultima creazione di Moses Pendleton “Alchemy” al Petruzzelli.

  • “Due come noi che…”, il nuovo progetto nato dalla collaborazione di due grandi della canzone italiana, Gino Paoli, la voce, e Danilo Rea al piano, sarà presentato dalla Camerata Musicale Barese il 9 e 10 marzo al Petruzzelli.

    Il concerto, che ha già raccolto una messe di successi e di riconoscimenti, nei mesi scorsi, comprende brani di Paoli, Bindi De Andrè, Lauzi, Tenco, Brel e Pagani.

    Paoli e Rea, vecchi compagni di avventura, sono dunque torrnati insieme per un’occasione speciale, che, nelle due serate al Petruzzelli, rappresenterà un’esclusiva regionale.

    Il concerto del 10 marzo avrà valore di Evento Straordinario fuori abbonamento.

    “Due come noi che…” è un prezioso esempio di come due artisti assoluti possano interpretare in modo innovativo alcuni classici della storia della musica italiana. Solo piano e voce, solo Danilo e Gino, solo la loro capacità di inseguirsi, di smarcarsi e ritrovarsi su una strada che è quella delle canzoni più belle del nostro patrimonio. Le canzoni più amate di Gino, da “Averti addosso” a “Il cielo in una stanza”, da “Vivere ancora” a “Perduti” passando per “La gatta” e “Come si fa”, insieme a chicche dei cantautori genovesi, che per Gino sono gli amici di una vita: “Canzone dell’amore perduto” e “Bocca di rosa” (strumentale) di Fabrizio De André, “Il nostro concerto” di Umberto Bindi, “Vedrai Vedrai” di Luigi Tenco e “Se tu sapessi” di Bruno Lauzi. Nella track list anche “Non andare via” traduzione italiana della meravigliosa “Ne me quitte pas” che proprio Jacques Brel chiese di tradurre a Paoli e “Albergo a ore”, il commovente brano di Herbert Pagani.

    Continua intanto la prevendita per i 5 spettacoli Evento del “Momix Dance Theatre” che presenteranno in esclusiva per il Centro Sud l’ultima creazione di Moses Pendleton,“Alchemy”.