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“Dedicato a…”, la rassegna primaverile della Camerata che intende incoraggiare le giovani energie del pentagramma, propone per martedì 4 giugno alla 21 all’auditorium “La Vallisa”, Luigi Attademo, considerato uno dei più originali chitarristi della sua generazione.
Il programma, intitolato: “La musica in scena” comprende quattro autori: Toru Takemitsu, Leo Brouwer, Benjamin Bretten e Mario Castelnuovo-Tedesco.
Luigi Attademo identifica questi compositori in quattro figure significative della musica del ‘900.
Pur avendo parabole differenti, tutti e quattro i compositori hanno mostrato attenzione verso il teatro e il cinema, componendo in varie occasioni musica per film e per scena.
Le opere in programma seguono questo fil rouge, e sono tutte ispirate da un fattore esterno: per Takemitsu è la canzone d’ autore; per Brouwer sono rispettivamente la musica popolare, il cinema elapoesia,perBrittenlamusicadiJohnDowlandelapoeticaelisabettiana,per Castelnuovo-Tedesco la figura di Paganini.
In tutte, teatralità e simbologia sono cifre dominanti, pur con linguaggi diversi.
Luigi Attademo inizia la sua parabola artistica laureandosi terzo al Concours International
d’ Exècution Musicale di Ginevra del 1995.
Nato nella scuola del chitarrista-compositore Angelo Gilardino, conta tra i suoi maestri G. Guanti, J. Kalmar A. Solbiati, E. Fadini.
Laureato in Filosofia con una tesi sull’ interpretazione musicale, ha pubblicato diversi articoli,
di stampo musicologico ed estetico, collaborando con riviste specializzate e presentando il suo lavoro a RAI Radio3e Radio Toscana Classica.
Dedica la gran parte della sua attività alla musica da camera e a progetti monografici, tra cui la recente registrazione integrale delle Suites per liuto di Bach (pubblicato nel 2011 per la Brilliant Classics) e un progetto su Paganini e la musica contemporanea (già presentato a Berlino, Vienna e New York e al Festival Mito nel 2012).
Continuano intanto le prenotazioni per “ Notti di Stelle”, il festival jazz estivo della Camerata che si svolgerà dal 19 al 23 Luglio.
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Nuovo appuntamento della Camerata Musicale Barese con la rassegna primaverile “Dedicato a…” per venerdì 31 (ore 21) all’Auditorium “La Vallisa”: per la rassegna “Musica Giovani” programmata d’intesa con il Conservatorio “N. Piccinni” e “Banca Carime” e destinata a valorizzare le giovani energie del pentagramma. Suonerà la pianista Anastasia Gromoglasova di Riga (29 anni), che eseguirà musiche di Mozart, Schumann e Ravel.
Nata a Riga nel 1984, Anastasia Gromoglasova, ha iniziato lo studio della musica presso l’Accademia “Medyn” all’età di 5 anni. Solo due anni dopo, inizia con i primi recitals di pianoforte presso alcune tra le più importanti sale da concerto di Riga.
Nel 1994 si trasferisce a Mosca, dove frequenta il prestigioso Istituto Accademico di Musica e nel 2004 viene ammessa al Conservatorio Tchiacovsky di Mosca dove si perfezionerà frequentando le lezioni di E. Kuznetsova (pianoforte), E. Sorokina (musica da camera) e V. Tchatchava (accompagnamento).
Nel 2007 vince la competizione internazionale di pianoforte alla North London Piano Academy di Londra.
Nel 2009 si laurea con lode ed inizia a frequentare il triennio post-laurea fino al 2012. Attualmente frequenta il Conservatorio N. Piccinni di Bari sotto la guida del M° Emanuele Arciuli.
Nel 2010 vince il premio Dorothy C. McKenzie Award in New York: nel 2011 vince a Parigi il primo premio al concorso dedicato a Alexander Scriabin e nel 2012 il primo premio al Concorso in Castellana Grotte.
Anche il suo concerto sarà valutato dalla Commissione di esperti, che quest’anno, per la prima volta, giudicherà il valore ed i meriti dei concertisti di “Musica Giovani”.
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Dal 19 al 23 luglio torna il Festival Jazz della Camerata Musicale Barese, Notti di Stelle, giunto alla 25ª edizione.
La rassegna, fiore all’occhiello estivo della Camerata, sarà inaugurata venerdì 19 al Petruzzelli dalla tromba di Fabrizio Bosso e dalla cantante piacentina Nina Zilli con la loro band, nel programma “We love you”.
Il repertorio comprenderà brani originali della cantante britannica, come You Sent Me Flying, Love is a Losing Game o You Know I’m no Good ma anche brani passati alla storia e ormai elevati al rango di standards come Cupid, il popolarissimo Body & Soul, canzoni di Otis Redding, o Etta James… fino a I Put a Spell on You di Nina Simone.
La versatilità di Fabrizio Bosso è una delle sue virtù migliori. “Sono un jazzista, ma questo non significa che la musica che suono debba rimanere dentro i limiti di un genere, se ancora avesse senso parlare di generi musicali. Il jazz è un linguaggio che può incontrare qualunque altro che sia pronto ad accoglierlo”. Proprio per questa sua libertà nel condividere il suo talento è stato chiesto a lui di realizzare un omaggio ad una stella della musica universale, caduta troppo presto: Amy Winehouse.
La scelta di Nina Zilli per accompagnarlo in questo percorso è stata pressoché immediata. Anche la cantante piacentina proviene da un mondo particolare, rispetto a quello nel quale ha raggiunto il successo. Le sue esperienze internazionali in giovanissima età l’hanno resa un’artista libera dagli schemi, con una capacità di tramutarsi e di integrarsi. Una spigliatezza e una simpatia naturali ne completano il vulcanico talento.
La band è formata da elementi scelti accuratamente per le qualità non solo tecniche strumentali ma per l’approccio trasversale alla musica. Sono tutti leader di proprie formazioni e con vasta esperienza di collaborazioni con artisti internazionali. Al pianoforte e alle tastiere: Julian Oliver Pazzariello. Alle chitarre: Egidio Marchitelli. Al basso e contrabbasso: Marco Siniscalco, cui è anche affidata la responsabilità degli arrangiamenti. Alla batteria: Emanuele Smimmo . “We love you” ha esordito il 15 maggio al Teatro “Diana” di Napoli e percorrerà tutta l’Italia, scegliendo i luoghi più prestigiosi e più sensibili al panorama musicale di oggi.
Gli appuntamenti successivi di Notti di Stelle sono fissati per sabato 20 luglio al Teatro Showville con “The Swallow Quintet” con Carla Bley e martedì 23 al Petruzzelli con la “Glenn Miller Orchestra” diretta da Wil Salden.
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Dedicato A… la rassegna primaverile della Camerata, tornerà martedì 28 maggio all’Auditorium Vallisa (ore 21) con un concerto del pianista Domenico Di Leo e del narratore Michele Suozzo.
Il programma dal titolo Le Metamorfosi è ispirato dai due colossi della musica d’ogni tempo, Verdi e Wagner, visti attraverso il filtro di FranzLiszt.
Come scrive Domenico Di Leo, l’impegno del pianista e narratore mira a scoprire che cosa spinse Franz Liszt, così prossimo a Wagner, a trovare, negli ultimi anni, sorprendenti affinità con Verdi ed a scoprire attraverso lo specchio fatato e stregonesco di Liszt, in una luce insolita, a volte paradossale eppure reale, l’arte dei due grandi, oltre i luoghi comuni.
L’ingresso costa € 15,00 con la riduzione per i Soci a € 12,00 mentre per i giovani fino a 25 anni costa € 5,00.
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Stasera (venerdì alle ore 21) apertura del ciclo “Musica Giovani” che fa parte della rassegna primaverile della Camerata, all’Auditorium La Vallisa con il concerto di Luca Minervino (chitarra) e di Massimo de Bonfils ( violino), quest’ultimo, titolare di cattedra al Conservatorio S. Cecilia di Roma, avrà il compito di presentare il giovane chitarrista suonando con lui composizioni di Giuliani, Paganini, Molino e Rossini.
Musica Giovani rappresenta la novità più significativa di Dedicato a… del 2013, ed è scaturita da un’intesa con il Conservatorio N. Piccinni riservandola appunto agli allievi dell’Istituto barese e che si distinguono per il loro impegno, capacità e sensibilità artistica.
Preziosi si sono rivelati il sostegno ed il contributo di Ubi Banca Carime che, ancora una volta, per volontà del suo Presidente Prof. Avv. Andrea Pisani Massamormile, ha confermato l’attenzione per il mondo della musica ed in particolare dei giovani, prevedendo alcune borse di studio da assegnare ai più meritevoli. E’ stata all’uopo istituita una commissione che giudicherà gli esecutori e stilerà una graduatoria.
Nel programma di sala il Direttore Artistico della Camerata M° Francesco Antonioni scrive: E’ con grande piacere che la Camerata Musicale Barese affida questa volta il testimone agli esecutori più giovani, sicuri come siamo che essere giovani vuol dire essere più attenti, più sensibili, più intransigenti, più tesi al miglioramento, più accoglienti nei confronti del piacere e del dovere eterno della musica. Da parte nostra possiamo aggiungere solo l’entusiasmo, che ci guida da sempre.