71a Stagione 2012 / 2013 (Grandi interpreti / Grandi repertori)
Erede della tradizione violinistica italiana, Ughi ha mostrato uno straordinario talento fin dalla prima infanzia: all’età di sette anni si è esibito per la prima volta in pubblico eseguendo la Ciaccona dalla Partita n. 2 di Bach e alcuni Capricci di Paganini.
Ha eseguito gli studi sotto la guida di George Enescu, già maestro di Yehudi Menuhin. Già dodicenne ha iniziato le sue grandi tournèes esibendosi nelle più importanti capitali europee e la critica già allora scriveva: “Uto Ughi deve considerarsi un concertista artisticamente e tecnicamente maturo”.
Ha suonato infatti in tutto il
mondo, nei principali Festivals con le più rinomate orchestre sinfoniche sotto
la direzione di Barbirolli, Celibidache, Cluytens, Chung, Ceccato, Colon,
Davis, Fruhbeck de Burgos, Gatti, Gergiev, Giulini, Kondrascin, Leitner, Lu
Jia, Inbal, Maazel, Masur, Mehta, Nagano, Penderecki, Pretre, Rostropovich,
Sanderlin, Sargent, Sawallisch, Sinopoli, Spivakov, Temirkanov. Uto Ughi non
limita i suoi interessi alla sola musica, ma è in prima linea nella vita
sociale del Paese e il suo impegno è volto soprattutto alla salvaguardia del
patrimonio artistico nazionale. In quest’ottica ha fondato il Festival “Omaggio
a Venezia”, al fine di segnalare e raccogliere fondi per il restauro dei
monumenti storici della città lagunare; il Festival “Omaggio a Roma” (divenuto
ora “Uto Ughi per Roma”) ne raccoglie l’ideale eredità di impegno fattivo,
mirando alla diffusione del grande patrimonio musicale internazionale; concerti
aperti gratuitamente al pubblico e alla valorizzazione dei giovani talenti
formatisi nei vari Conservatori italiani.
Uto Ughi suona un violino Guarneri del Gesù del 1744, che distinguendosi per un suono caldo, dal timbro scuro, è forse uno dei più bei “Guarneri” esistenti, ed uno Stradivari del 1701 denominato “Kreutzer”.