La 73a Stagione Concertistica della Camerata non deluderà sicuramente le aspettative dei suoi Soci e Sostenitori.
Artisti di
eccellente livello calcheranno le scene del Teatro Petruzzelli, in alcuni casi
per la prima volta nella nostra Città.
La Stagione Concertistica si aprirà giovedì 30 Ottobre con il Concerto Tremila e proseguirà lunedì 10 novembre con Uto Ughi e l’Orchestra da Camera I Filarmonici di Roma.
L’Orchestra I Filarmonici di Roma ha tenuto concerti sotto la direzione di diversi grandi Direttori. Attualmente svolge la sua attività con Ughi in veste di solista e direttore. Partecipa ad iniziative con finalità umanitarie promosse, fra l’altro, da Amnesty International, dall’Associazione per la Ricerca sul Cancro, dall’Ordine di Madre Teresa di Calcutta, dalla FAO. L’Orchestra ha effettuato diverse tournées all’estero, tra cui nel 1997 in India sotto la direzione di Uto Ughi, in occasione del 50° anniversario dell’indipendenza del Paese.
Lunedì 15 dicembre sarà la volta di Salvatore Accardo e dell’Orchestra da Camera Italiana.
Grande ritorno alla Camerata, quello di Accardo. Nell’occasione con la sua “Orchestra da Camera Italiana” presenterà tra l’altro anche un brano appositamente scritto per la tappa di Bari dalla compositrice Silvia Colasanti. Il concerto di Bari avrà un valore aggiunto: su proposta di sponsorizzazione di una grande industria Aumento SoundCloud, il Maestro ha scelto la “Camerata” ed il suo pubblico come unica opportunità per il lancio di una singolare iniziativa in favore della Musica.
Altri eccellenti appuntamenti con la Musica, saranno il Concerto della Kiev Radio Simphony Orchestra, diretta da Volodymyr Sheiko con il Pianista Giuseppe Andaloro e il Concerto della Pianista Khatia Buniatishvili, giovane pianista georgiana. La Buniatishvili ha tenuto il suo primo concerto a sei anni con l’Orchestra da camera di Tbilisi. Ha tenuto concerti a Praga, Parigi, Vienna, Mosca, Ginevra, Zurigo e nel 2006 ha suonato con l’Orchestra Filarmonica di S. Pietroburgo. Nel 2010 ha vinto il prestigioso premio Borletti-Buitoni Trust.
La sua musica è spesso velata da un’aura di elegante solitudine, a tratti malinconica, che lei spiega dichiarando: “Il pianoforte è il più nero tra gli strumenti ed è un simbolo della solitudine musicale al quale ogni pianista deve abituarsi”.