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TRE APPUNTAMENTI CON LA DANZA PER L’80ª STAGIONE DELLA CAMERATA MUSICALE BARESE

Come sempre, anche per la Stagione degli 80 anni della Camerata Musicale Barese, la Danza avrà un posto di primissimo piano.

Gli appuntamenti del Cartellone del “ TeatroDanza Mediterraneo ” comprendono tre famose compagnie.

Il 14 gennaio al TeatroTeam un grande classico con il Russian Classical Ballet ne “ Il Lago dei Cigni ”.

Considerato l’icona dei balletti classici ottocenteschi, Il lago dei Cigniè una storia d’amore, tradimento e trionfo del bene sul male. Pieno di romanticismo e bellezza, da più di un secolo questo balletto delizia il pubblico. La coreografia richiede, nella sua esecuzione, grande tecnica e abilità dei ballerini. La rappresentazione dei personaggi, in particolare nel confronto tra la purezza del Cigno Bianco e l’oscurità del Cigno Nero, richiede virtuosismo e un forte talento drammatico da parte dei ballerini solisti, culminante nei due ‘grand pas de deux’ nella seconda e nella terza scena. Un altro momento di forte impatto è l’incantevole ‘danza dei piccoli cigni’. Il prestigio e la notorietà senza tempo sono esaltati dalla musica ispiratrice Pëtr Il’ic Cajkovskij e dalla grande inventiva ed espressività delle coreografie di Marius Petipa. La genialità del suo potenziale coreografico e artistico culmina nel tradurre la relazione tra il corpo umano e le mosse dei cigni. Cajkovskij ha composto quest’opera in modo trascendentale; “La Suite Op.20” rende eterno il nome del compositore. Il successo delle sue composizioni deriva dalla capacità di esprimere i suoi sentimenti attraverso il linguaggio musicale, creando melodie intense ed emotive.

La messa in scena del Russian Classical Ballet esalta la poesia romantica, presentando una produzione con sontuose scenografie, raffinati costumi e un cast guidato da stelle dello scenario internazionale del balletto.

L’8 marzo, sempre al TeatroTeam,, gentilmente concesso dal signor Bartolomeo Pinto, un gradito ritorno: la Compagnia Kataklò Athletic Dance Theatre che presenterà la sua nuova produzione: “ Back To Dance ”.

Giulia Staccioli, insieme all’attivo contributo artistico dei danzatori in scena, firma uno spettacolo che accosta frammenti differenti, inediti e di repertorio, portabandiera di un messaggio di speranza: “raccogliamo tutti i pezzi, ricostruiamoci, rigeneriamoci, mostriamoci nuovi, ma sempre a noi stessi”.Insomma, torniamo a ballare ! Torna a ballaresi svolge in un tempo unico che affronta quattro tappe differenti: l’umanità, la mitologia, l’eroismo, la leggerezza. Racconta il ritorno in scena dei danzatori dopo aver vissuto un’esperienza universalmente condivisa. Nelle loro gambe c’è la voglia di ricominciare, un istinto continuamente frenato, ostacolato, sempre più complesso dalle circostanze. Travolta dalla solitudine, dalla diffidenza e dalla paura dell’altro, l’umanità è stata portata a riscoprire le sue paure più profonde, i suoi istinti più vivi. ncettezze. Abbiamo dovuto trovare il coraggio di scoprirci deboli, soli, nudi. Ci siamo rialzati, abbiamo ricominciato a correre e ci siamo ritrovati. Con determinazione, tenacia e ironia abbiamo ripreso a ballare, consapevoli, ora più che mai, dell’importanza di farlo. La conquista è una rinnovata leggerezza.

La chiave di lettura offerta dallo spettacolo vuole essere positiva: giocando con l’ironia, l’energia e l’intensità proprie dello stile Kataklò, Back to Dance dà voce ai bisogni e ai desideri che ci hanno accomunato nell’ultimo periodo: camminare liberi tra la gente facendosi decidere dal flusso, sentirsi parte di un tutto che si muove con nella stessa direzione, un abbraccio, delicato o scontroso, purché sia ??sia fisico che ritrovarsi ad una festa e pensieri senza.

Ultimo appuntamento il 12 aprile, questa volta al Teatro Piccinni, con la Compagnia veneziana “ Tocnadanza ” in “ Io Maria, Lei Callas ”.

Un mito che racchiude due personalità consapevoli una dell’altra, vivendo in una stessa donna, in uno stesso corpo, in una stessa anima; “Ci sono due persone in me: mi piacerebbe essere Maria, ma devo vivere all’altezza delle aspettative della Callas”. Una personalità travagliata dalla vita, infanzia, maturità e amori, l’altra vissuta in una dimensione d’arte che la porta ad essere unica nella sua voce e nell’interpretazione dei personaggi, creando un mito irraggiungibile perché unico. Umanità e Arte, Maria e Callas. Un “Tacer cantando” dove Maria è risucchiata nelle viscere del suo tormento e dove Callas libera quello che lei è veramente, trasformando il suo canto in libertà.

Sincronico, scuro come la Voce. Sontuoso, tragico: la plasticità perfetta di Io Maria, Lei Callas , coreografia e regia di Michela Barasciutti, si coniuga con una potenza emozionale straordinaria.

Sarà perché il controllo (minuzioso, quasi cronometrico, un fantastico ingranaggio) dell’andamento coreografico non lascia spazio a mosse inutili, sarà per le grandi capacità interpretative dei danzatori della Compagnia, sei magistrali protagonisti di un fiume drammatico che non abbandona mai la tensione originaria , sarà, soprattutto, per la forza dell’idea che ottende l’intero spettacolo: un ritratto della Divina, colta nel suo essere drammaticamente plurima.

Da un lato, la volontà assoluta che Callas ha esibito nel costruirsi grande e unica interprete; dall’altro, Maria, la donna, con tutti i suoi timori, le debolezze, i cedimenti.

Una storia messa in scena con cristallina introspezione: nella fisicità battente dei moti, che segnano lo spasmo della sofferenza, la pulsione dell’abbraccio, la ferocia del conflitto.

Per la rassegna “TeatroDanza Mediterraneo” la Camerata propone un abbonamento ai tre spettacoli: € 100,00 in poltrona, € 50 in poltroncina.

Per informazioni e prenotazioni gli interessati possono rivolgersi presso gli uffici della Camerata in Via Sparano 141 oltre che sul sito internet www.cameratamusicalebarese.it