Stefano Bollani non ha bisogno di presentazioni, è uno dei musicisti italiani più noti e talentuosi della scena jazz e non solo.
Il suo curriculum vanta collaborazioni con artisti del calibro di Gato Barbieri, Pat Metheny, Chick Corea, Michel Portal, Paolo Fresu, Richard Galliano fra gli altri, oltre a quella con il suo mentore e amico Enrico Rava, trombettista di fama internazionale con il quale si è già esibito per la “Camerata” in un memorabile concerto.
Per la prossima stagione (24.01.2018) Bollani presenterà al Teatro Petruzzelli “Napoli Trip” un progetto, discografico e live, nato dal suo grande amore per la città partenopea.
Un amore che ha radici lontane e risale agli anni in cui il pianista, appena undicenne, scoprì il grande Renato Carosone: una folgorante fonte di ispirazione, “uno che suonava il piano, scriveva canzoni, cantava e si divertiva”.
Napoli Trip non è però un semplice tributo personale, ma un concerto di varie anime, un ensemble che si avvale di grandi talenti internazionali. In primis il compositore e sassofonista Daniele Sepe, garanzia di una napoletanità popolare, aperta e vitale.
E insieme a lui, due altri grandi musicisti: Nico Gori al clarinetto e Bernardo Guerra alla batteria. Con questi artisti, che condividono il suo eclettismo e la sua voglia di sperimentazione, Bollani può suonare la musica che preferisce, usando Napoli come porto di partenza per approdare in ogni concerto a lidi diversi.
Ogni live è una festa che, lasciando libero spazio all’improvvisazione, passa da Raffaele Viviani a Nino Taranto, da brani originali di Bollani fino ai nuovi classici di Pino Daniele.
Musica come enorme gioco da re-inventare in continuazione, da solo o con i “compari” più diversi.
Bollani sale sul palco per imparare ogni sera qualcosa e “perché è più conveniente che pagare uno psicanalista”. Cerca stimoli ovunque, in tutta la musica del passato ma soprattutto esplora il presente, l’ attimo, improvvisando a fianco di grandi artisti come il suo nobile mentore Enrico Rava, Richard Galliano, Bill Frisell, Paul Motian, Chick Corea, Hamilton de Holanda. Con lo stesso animo si insinua all’ interno di orchestre sinfoniche come la Gewandhaus di Leipzig, la Scala di Milano e l’ Orchestre National de Paris facendosi prendere per mano da direttori coraggiosi e entusiasti come Riccardo Chailly, Krjstian Jarvi, Daniel Harding. Insieme al bassista Jesper Bodilsen e al batterista Morten Lund, da 12 anni, cerca il modo di far vivere al pubblico lo stesso divertimento che provano loro ogni qual volta le voci dei loro strumenti si uniscono.
Celebra la forma-canzone fianco a fianco con Caetano Veloso e Hector Zazou ma anche insieme a noti conterranei quali Irene Grandi, Fabio Concato, Elio e le storie tese.
Quando non suona, scrive libri o inventa spettacoli teatrali come Primo Piano, con la Banda Osiris o La regina Dada, scritto e interpretato insieme a Valentina Cenni.
In radio, complice quel geniaccio di David Riondino, ha dato vita al Dottor Djembè, onnisciente musicologo che ha sparso semi di ironia e sarcasmo per svariati anni dai microfoni di RadioRai3.
In tv, dopo l’ esperienza alla corte di Renzo Arbore, si è lanciato per Rai3 in jam-session di parola e musica in due stagioni del suo Sostiene Bollani.
Tutto sempre per comunicare gioia, Joy in spite of everything, come recita il titolo di un suo recente lavoro per ECM, prendendo in prestito una frase del grande Tom Robbins.
L’Evento Bollani/”Napoli Trip fa parte della Stagione Concertistica e del pacchetto “Notti di StelleWinter” la costola invernale della rassegna jazz della Camerata Musicale Barese e che per quest’anno si è dovuta fermare per totale assenza contributiva da parte degli storici Enti patrocinatori (Comune e Provincia di Bari).
Per le “Notti di Stelle Winter” sono in vendita speciali abbonamenti alla Rassegna che prevede ben cinque appuntamenti.
Prenotazioni ed informazioni presso gli uffici della Camerata Musicale Barese in Via Sparano 141 oltre che sul sito internet www.cameratamusicalebarese.it