Martedì 11 dicembre al Teatro Showville l’attrice Stefania
Rocca proporrà i giochi di parole esilaranti e spericolati degli Esercizi
di stile di Raymond Queneau col commento musicale dei grandi autori del
Novecento francese.
Ad accompagnare
l’attrice – volto molto noto e amato non solo del teatro, ma anche del cinema e
della televisione – sarà un trio di
strumentisti d’eccezione: Patrizia Bettotti al violino, Giampiero Sobrino al
clarinetto e Andrea Dindo al pianoforte.
“Un episodio di vita
quotidiana, di sconcertante banalità, e novantanove variazioni sul tema, in cui
la storia viene ridetta mettendo alla prova tutte le figure retoriche
(dall’epico al drammatico, dal racconto gotico alla lirica giapponese) giocando
con sostituzioni lessicali, frantumando la sintassi, permutando l’ordine delle
lettere alfabetiche… Un effetto comico travolgente”. Così l’opera di Queneau
viene descritta da Umberto Eco, che degli Esercizi di stile fece una storica e
acrobatica traduzione-reinvenzione,.
Gli spericolati
giochi di parole, gli opposti registri espressivi e le divertentissime parodie
letterarie del testo si alterneranno al commento musicale dei grandi autori del
Novecento francese: dalle giocose asimmetrie musicali di Francis Poulenc e Darius
Milhaud ai suoni puri di Maurice Ravel e Claude Debussy, fino alle trovate
“patafisiche” di Eric Satie. Un accostamento di musica e letteratura che è
insieme sfida e complicità tra le due arti.
Stefano Bartezzaghi
ha definito “Esercizi di stile” il libro capolavoro di Raymond Queneau “un
testo esilarante di retorica applicata, un avvincente gioco enigmistico, un
manifesto letterario, un tracciato di frammenti autobiografici”. Un banale
incontro sull’autobus corredato di notazioni e dettagli banali diventa per
l’autore l’emblematico spunto per un omaggio celebrale, intellettuale e spesso
trasgressivo al linguaggio inteso come connessione tra forma e sostanza. I suoi
esercizi di stile sono 99 maniere diverse di raccontare, e dunque interpretare,
che diventano le tante voci e i tanti specchi di quel labirinto che è la
realtà.
Stefania Rocca
comincia la propria formazione al Teatro Stabile di Torino, dove studia
pianoforte, danza e canto. Trasferitasi a Roma, nel 1993 inizia a frequentare,
grazie a una borsa di studio, il Centro Sperimentale di Cinematografia, che
lascia per interpretare Naima nel film Nirvanadi Gabriele Salvatores (1997). Terminate le riprese, vola a New York dove
frequenta l’Actor’s Studio e impara a recitare in inglese.
Tornata
in Italia, nel 1998 interpreta Viol@,
opera prima di Donatella Maiorca presentata alla Mostra del Cinema di Venezia.
Da quel momento inizia la sua avventura americana, che le porta una notevole
popolarità anche all’estero. In Italia la critica loda la sua interpretazione
in Rosa e Cornelia (2000) di Giorgio
Treves, con cui si aggiudica il Globo d’Oro, e i fratelli Taviani la
inseriscono nello sceneggiato internazionale Resurrezione mandato in onda su Rai Uno. Il 2002 è l’anno della
consacrazione tra le interpreti italiane di maggior talento grazie
all’interpretazione in Casomai di
Alessandro D’Alatri, che le vale le candidature al David di Donatello e al
Nastro d’argento, entrambe come miglior attrice protagonista. Nel 2004 è
candidata ancora una volta al Nastro d’argento, come miglior attrice non
protagonista, per La vita come vienedi Stefano Incerti, mentre il re dell’horror italiano Dario Argento le fa
vestire i panni del detective nel thriller Il
cartaio e Carlo Verdone le offre la parte della confidente (e del terzo incomodo)
nella commedia L’amore è eterno finché
dura.
Per
informazioni e/o prenotazioni rivolgersi presso gli uffici della Camerata
Musicale Barese in Via Sparano141, infotel 080/5211908, Box Office della
Feltrinelli o sul sito internet www.cameratamusicalebarese.it.