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RUDOLF BUCHBINDER PER LA STAGIONE DEGLI 80 ANNI DELLA CAMERATA

Prestigioso appuntamento con la concertistica della Camerata Musicale Barese, sabato 19 marzo al Teatro Petruzzelli, con il grande pianista austriaco Rudolf Buchbinder.

Rudolf Buchbinder è oggi unanimemente considerato uno dei più grandi interpreti del nostro tempo. Da più di 50 anni suona in tutto il mondo collaborando con le più importanti orchestre e prestigiosi direttori.

Il suo vasto repertorio va da Bach fino ai contemporanei, risultato documentato da più di 100 registrazioni, molte delle quali hanno ricevuto importanti premi internazionali. La sua interpretazione delle 32 Sonate di Beethoven è considerata oggi uno dei caposaldi nella storia dell’interpretazione beethoveniana.

Dal 2007 è direttore artistico del Festival di Grafenegg, che sotto la sua guida è diventato in breve tempo uno dei più importanti festival europei. Ha scritto due libri, la sua biografia “Da Capo” e “Il mio Beethoven, vita con il Maestro”.

Veterano del circuito pianistico internazionale, Rudolf Buchbinder è un grande esperto del repertorio classico viennese e tedesco. Nel corso degli anni ha inciso varie integrali di sonate, concerti e, indiscutibilmente, ha un rapporto molto stretto con le variazioni Diabelli che presenterà a Bari, in prima esecuzione assoluta per la Camerata, con il “Diabelli Project”:33 Variazioni di Beethoven, 4 variazioni commissionate dall’editore Diabelli a musicisti suoi contemporanei e 4 “nuove” variazioni che lo stesso pianista ha commissionato a compositori di oggi: Brett Dean, Jörg Widmann, Toshio Hosokawa e Tan Dun.

Anton Diabelli, compositore, pianista e soprattutto editore (lo fu di Schubert), nel 1819 ebbe questa trovata, che oggi definiremmo di marketing, e cioè di chiedere a diversi compositori dell’epoca di scrivere una variazione su un suo breve valzer. Risposero tantissimi musicisti, tra di essi anche nomi noti come Schubert, Moscheles, Hummel, Czerny e un giovanissimo Liszt. Beethoven, inizialmente poco interessato alla proposta di Diabelli, cambiò ben presto idea e nell’arco di quattro anni compose un lavoro monumentale costituito da ben 33 variazioni sul tema originale di Diabelli. Fu una delle sue ultime composizioni per pianoforte e, insieme alle ultime 5 sonate, un vero e proprio lascito alle successive generazioni di pianisti e compositori. Diabelli decise di pubblicare in due volumi tutti i contributi ricevuti: il primo con le variazioni di 50 diversi compositori (tra i quali anche l’Arciduca Rodolfo, compositore dilettante) e il secondo con il lavoro di Beethoven.

Per l’eccezionale evento la Camerata ha previsto varie promozioni per tutto il pubblico vicino alla bellezza della Grande Musica.

Per informazioni e prenotazioni rivolgersi presso gli uffici della Camerata Musicale Barese in Via Sparano 141 (tel. 080/521.19.08) e sul sito www.cameratamusicalebarese.it.