69a Stagione 2010 / 2011 (Grandi interpreti / Grandi repertori)
La formazione nasce dalla felice intuizione di tre grandi artisti che hanno maturato una solida esperienza in vari ambiti musicali, dalla musica colta a quella di tradizione, dai nuovi linguaggi del Novecento storico alla musica afro-americana.
La volontà di proporre in un unico, esclusivo concerto, un percorso originale e personale dimostra una duttilità, una disponibilità e un’apertura mentale non comuni.
Così Gabriele Pieranunzi e Alessandro Carbonare, musicisti da sempre impegnati nell’interpretazione dell’imponente letteratura musicale classica, si confrontano con il pianista e compositore Enrico Pieranunzi, artista fertile di idee che si sviluppano principalmente sul versante della musica improvvisata.
Enrico Pieranunzi
Nato
a Roma nel 1949 Enrico Pieranunzi è da molti anni tra i protagonisti
più noti ed apprezzati della scena jazzistica internazionale.
Pianista, compositore, arrangiatore, ha registrato più di 70 cd a
suo nome spaziando dal piano solo al trio, dal duo al quintetto. Ha
collaborato, in concerto o in studio d’incisione, con Chet Baker,
Lee Konitz, Marc Johnson, Joey Baron, Paul Motian, Charlie Haden,
Chris Potter, esibendosi nei più importanti festival internazionali,
da Montreal a Copenaghen, da Berlino a Madrid a Gerusalemme. È stato
votato miglior musicista italiano 1989 e 2003 nel referendum “Top
Jazz” annualmente indetto dalla rivista “Musica Jazz”. È
inoltre vincitore del “Django d’Or” 1997 come miglior musicista
europeo, riconoscimento che nel 2005 gli è stato attribuito anche
dal Guinnes Festival di Cork, Irlanda. Ha suonato nei più importanti
festival europei e, numerose volte, negli Stati Uniti.
Da ricordare
in proposito le sue perfomance al Birdland di NewYork nel 2006, in
trio con Marc Johnson e Paul Motian, e la sua partecipazione a
Spoleto Usa 2007 che ne ha voluto dare un ritratto completo
proponendolo in concerti di piano solo, duo e trio. Nel 2004 ha
effettuato, in trio con Marc Johnson e Joey Baron, una torunèe in
Giappone da cui è stato tratto il cd “Live in Japan”(CamJazz).
L’ultimo cd da lui realizzato (Enrico Pieranunzi plays Domenico Scarlatti) propone interpretazioni delle sonate composte dal grande musicista napoletano e improvvisazioni originali ad esse ispirate.
Alessandro
Carbonare
Primo clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 2003, Alessandro Carbonare ha vissuto a Parigi dove per 15 anni ha occupato il posto di primo clarinetto solista dell’Orchestre National de France. Sempre nel ruolo di primo clarinetto, ha avuto importanti collaborazioni con la Symphonie Orchestre des Bayerischer Rundfunk di Monico e con i Berliner Philarmoniker.
Si è imposto nei più importanti concorsi internazionali: Ginevra, Praga, Tolone, Monaco di Baviera e Parigi. Dal suo debutto solistico con l’Orchestra della Suisse Romande di Ginevra, Alessandro Carbonare si è esibito, tra le altre, con l’Orchestra Nazionale di Spagna, la Filarmonica di Oslo, l’Orchestra della Radio Bavarese di Monaco, l’Orchestre National de France, la Wien Sinfonietta, l’Orchestra della Radio di Berlino, la Tokyo Metropolitan Orchestra e le Orchestre di Santa Cecilia e Rai.
Vincitore di due Diapason d’oro discografici, ha registrato gran parte del repertorio per Harmonia Mundi e JVC Victor dando anche grande impulso alla nuova musica per clarinetto, commissionando nuovi concerti a Ivan Fedele , Salvatore Sciarrino, Luis de Pablo, Claude Bolling. Appassionato cultore della musica da camera è da sempre membro del Quintetto Bibiena con il quale nel 2003 ha vinto un Premio Abbiati della critica musicale italiana come miglior gruppo da camera dell’anno e collabora con eminenti artisti ed amici come Mario Brunello, Marco Rizzi, Pinkas Zukerman, Alexander Lonquich, Emmanuel Pahud, Andrea Lucchesini, Wolfram Christ, Enrico Dindo, Massimo Quarta, Paquito D’Riveira e molti altri.
Su personale invito di Claudio Abbado ha accettato il ruolo di primo clarinetto nell’Orchestra del Festival di Lucerna e dell’Orchestra Mozart con la quale, sempre sotto la direzione di Abbado, ha recentemente eseguito e registrato per Deutsche Grammophon il Concerto K. 622 di Mozart al clarinetto di bassetto.
Gabriele
Pieranunzi
Si è imposto all’attenzione del pubblico e della critica come uno dei migliori violinisti dell’ultima generazione avendo ottenuto una lunga serie di premi in importanti competizioni internazionali quali: “N.Paganini” di Genova, “Tibor Varga” di Sion, “L. Spohr” di Friburgo, “G. B. Viotti” di Vercelli, “R. Lipizer” di Gorizia, “R. Romanini” di Brescia.
Diplomatosi all’età di sedici anni sotto la guida del maestro Arrigo Pelliccia, si è successivamente perfezionato con Salvatore Accardo, Franco Gulli e Stefan Gheorghiu.
È ospite regolare delle più importanti istituzioni concertistiche italiane ed europee, fra cui:(Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, Accademia Chigiana di Siena,Teatro Regio di Torino, Teatro San Carlo di Napoli, Orchestra Sinfonica “G. Verdi” Milano, Teatro Carlo Felice di Genova, Orchestra da Camera di Mantova, Teatro Comunale di Bologna, Festival dei due Mondi di Spoleto,Festival Bemus di Belgrado, Settimane Musicali di Stresa nell’ambito delle quali nel 2000 ha eseguito l’integrale delle sonate per violino e pianoforte di Beethoven, Herculeesaal di Monaco di Baviera, Baden Baden Philarmonie,RTSI di Lugano, Wigmore Hall di Londra, City of Birmingham Symphony Orchestra, Bournemouth Symphony Orchestra,Franz Liszt Chamber Orchestra di Budapest, Malmoe Symphony Orchestra, Teatro Coliseum di Buenos Aires.
Ha collaborato con vari direttori, fra cui: Aldo Ceccato, Alun Francis, Lu Jia, U. Benedetti Michelangeli, Mattias Bamert, Gianandrea Noseda, Julian Kovatcev, Jeffrey Tate, e solisti come: Boris Belkin, Bruno Canino, Rocco Filippini, Franco Petracchi, Pietro Borgonovo, Alain Meunier, Andrea Lucchesini, Laura De Fusco, Luis Claret, Rainer Kussmaul,Roberto Cominati e Alfons Kontarsky.
Nel 2004 diventa , per chiara fama, primo violino di spalla dell’Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli, ruolo che ricopre anche in altre formazioni, come ad esempio, l’Orchestra dell’Accademia nazionale di S.Cecilia.
Nel febbraio 2006 e’uscita l’integrale dei quartetti per pianoforte e archi di G.Faure’ per la nota rivista musicale italiana “Amadeus” e nell’ottobre dello stesso anno ha inaugurato la stagione sinfonica del Teatro San Carlo di Napoli eseguendo il concerto per violino ed orchestra di Kurt Weill, sotto la direzione del Maestro Jeffrey Tate, riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica.
Recentemente e’ stato invitato per una tournee’ in Giappone che ha toccato alcune tra le più importanti città e sale (Minato Mirai di Yokohama e Opera City Hall di Tokio), riscuotendo un grande successo di pubblico. Ciò è valso un immediato reinvito per il 2008.
È di prossima pubblicazione, sempre per la rivista “Amadeus”,un cd contenente i due quintetti per clarinetto ed archi di Mozart e Brahms, con la partecipazione del clarinettista Alessandro Carbonare.