Dopo i primi due spettacoli della rassegna, continua la terza edizione di “Notti di StelleWinter”, prosieguo naturale del festival jazz estivo.
I primi due appuntamenti con Sergio Cammariere eStefano Bollani, hanno registrato un grande successo di pubblica e di critica in un Teatro Petruzzelli completamente esaurito in ogni ordine e grado.
Terzo appuntamento il 15 febbraio, sul palco del Teatro Showville, con Mirko Signorile, Claudio Filippini e Giovanni Guidi, impegnati nel progetto “Tre pianisti per laricostruzione”.
Tre pianoforti a coda suonati come fossero un unico strumento da musicisti con sensibilità e background differenti ma dotati da un’intesa perfetta, frutto anche di un’amicizia decennale. Davvero notevole l’interplay generatosi tra i tre pianisti: “Tre cuori che si uniscono e formano un unico suono” dice Claudio Filippini “Suonare in tre è veramente difficile perché il rischio è di suonare troppo tutti. Ma tra me Mirko e Giovanni c’è una stima e un’amicizia che fa sì che la musica esca fuori da sola”.
Un’idea, la loro, nata proprio un anno fa dopo la prima edizione di Jazz italiano perL’Aquila e seguita anche da una raccolta fondi promossa tramite crowdfunding, grazie alla quale è stato comprato un pianoforte poi donato al Conservatorio dell’Aquila; in questa occasione gli auspici sono quelli di donare un altro pianoforte a coda al territorio recentemente sconvolto dal sisma.
Sempre a Showville il 28 febbraio Mauro Campobasso & Mauro Manzoni Sextet in“Duck You, sucker”. A Jazz Homage To Sergio Leone”.
Il progetto punta ad esplorare l’epopea del west ed il mondo dei gangster, attraverso un montaggio di sequenze ed immagini appartenenti alle opere cardine del regista Sergio Leone, il tutto in connessione con il grande Ennio Morricone: un crescendo di nuove musiche, improvvisazioni, composizioni jazz inedite, in equilibrio dialogico con le composizioni originali.
Non è stato un colpo di fulmine ma forse un lento innamoramento quello traMassimo Ranieri e il jazz.
A 65 anni il poliedrico artista, “affascinato” e “divertito” dall’improvvisazione musicale, chiuderà “Notti Winter” il prossimo 11 marzo al Teatro Petruzzelli, con un quintetto d’eccezione: Enrico Rava alla tromba, Stefano Di Battista ai sassofoni, Rita Marcotulli al pianoforte, Riccardo Fioravanti al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria.Le grandi canzoni napoletane degli anni ’50 e ’60 rivivono con una nuova, elegantissima, veste musicale grazie all’incantevole incontro tra il ‘cantattore’ e le stelle del jazz internazionale, un sodalizio artistico che prende il nome ‘Malìa’,che ha inaugurato l’estate scorsa “Umbria Jazz”.
Ranieri punta sulla tradizione partenopea più “nightarola”, come si dice in gergo, esaltando anche canzoni meno fortunate, oltre alle amatissime‘Anema e core’, ‘Resta cu’mme’ e ‘Io,’nachitarra e ‘a luna’. “Il repertorio degli anni 50 e 60” – spiega – è quello classico del night a Napoli, Amalfi, Positano, Sorrento, Ischia e Capri“.