Nascita della Camerata Musicale Barese
La Camerata Musicale Barese nasce nel Novembre del 1941 in uno dei luoghi che all’epoca raccoglieva gran parte delle attività musicali del capoluogo pugliese: il Liceo Musicale Niccolò Piccinni (oggi, Conservatorio di Musica della nostra città).
Protagonisti e testimoni nonché firmatari degli arbori di questa longeva e ricca storia artistica, culturale e musicale, furono il Marchese Leonardo Romanazzi Carducci, primo Presidente, il M° Arcangelo Masotti, primo Direttore Artistico, ed i Maestri Donato Marrone, Nicola Costa, Giovanni Capaldi, Biagio Grimaldi, Franco Ruggero e Silvestro Sasso.
Quelle firme nero su bianco furono un vero e proprio atto di fede nel segno della migliore tradizione musicale e prospettiva artistica dell’attività musicale a Bari. Gli anni a seguire furono felice testimonianza di quell’impegno.
Con la scomparsa del Marchese Leonardo Romanazzi Carducci, si avvicendarono alla Presidenza, l’Ill. Prof. Renato Dell’Andro, l’On. Nicola Vernola, l’On. Pino Pisicchio, nuovamente l’On. Nicola Vernola e il Prof. Emerito Giovanni Girone, figura preziosa e determinante per il valore culturale e artistico del nostro Ente e della nostra terra, che ha retto le sorti della Presidenza Onoraria fino all’Aprile 2018.
Al M° Arcangelo Masotti seguirono nella Direzione Artistica, il M° Franco Antonioni, il M° Giovanni Antonioni, il M° Maurizio Cocciolito e l’attuale Direttore in carica, il M° Dino De Palma.
La sua crescita
Alla sua affermazione nel panorama italiano ed internazionale della musica e dello spettacolo, ed ai successi delle sue stagioni hanno contribuito nel tempo in maniera decisiva il M° Francesco Antonioni, che seguì ad Arcangelo Masotti come Direttore Artistico, il figlio, ovvero il M° Giovanni Antonioni suo successore, il M° Maurizio Cocciolito ed il Dott. Rocco De Venuto che per oltre 40 anni ha assunto la responsabilità della Direzione generale della Camerata.
Per oltre 60 anni la benemerita Associazione barese, oggi ETS si è avvalsa della importante e multiforme collaborazione di Carlo De Venuto, scomparso nel 2008.
Più di ottanta stagioni, con concerti, recital, esecutori di grandi e piccoli complessi, balletti, gruppi da camera, con artisti di chiara fama che hanno portato a Bari l’eco dei migliori successi e dei più richiesti e attesi spettacoli di tutto il mondo.
Di stagioni, consultando l’archivio storico, ce n’è stata qualcuna in meno per la pausa forzata dell’immediato dopoguerra; dal 1946 le stagioni concertistiche si sono susseguite a pieno ritmo, e da lì, un’epoca di continui successi. A dimostrazione di ciò, la ricerca di sale più grandi, a differenza delle prime, come la Sala Giuseppina e il Salone del Circolo Unione, per garantire ad un pubblico sempre più ampio la partecipazione. Fra queste, il Piccinni (Teatro Comunale), e il Petruzzelli di buona memoria, che ospitò 400 spettatori durante l’acclamatissimo concerto di Alfred Cortot del ’49, una cifra straordinaria per quei tempi. In seguito si passò alle serate dei mille, millecinquecento, duemila, tremila persone e fu un crescendo di manifestazioni, appuntamenti, incontri con i nomi più prestigiosi di ogni continente.
Quasi tremila concerti che si sono succeduti in questi anni. Fare nomi significherebbe andare incontro ad ingenerose omissioni; ne valga uno per tutti, Arthur Rubinstein, che inaugurò la Stagione 1956/57, icona e pietra miliare del pianismo mondiale.
Per i tanti riconoscimenti, il suo folto pubblico, la qualità ed il livello delle sue stagioni, la Camerata è ritenuta una delle più importanti espressioni artistiche e musicali presenti in Italia.
Di riflesso anche a questo nostro merito, Bari si è imposta come città capofila nel sud Italia col ruolo di contenitore culturale di assoluta qualità nel panorama internazionale dello spettacolo, in grado sempre più di attrarre e rinnovare l’offerta culturale con strategie innovative e scelte di prim’ordine.