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IL GRANDE PIANISTA IVO POGORELICH GIOVEDI’ 10 GIUGNO AL TEATRO PETRUZZELLI

Le ottantotto note del pianofortesarannoleprotagonistedel concerto digiovedì,10 giugno, con ilPianistaIVO POGORELICHalTeatroPetruzzelli.

Quando Herbert Von Karajan lo lodò pubblicamente, IvoPogorelichaveva appena 23 anni: il mondo lo scoprì quasi per caso e lui, elegante, malinconico, crepuscolare, guadagnò i palcoscenici più importanti.

OggiPogorelich, che di anni ne ha 63è conosciuto e richiesto ovunque, soprattutto dopo essere ritornato alla ribalta dopo il grande dolore della sua vita – ha perso la moglie, la delicata pianista georgianaAlizaKezeradze, allieva diSilotie sua prima insegnante – che lo chiuse in un silenzio durato undici anni.

Grande virtuoso della tastiera, eccezionale pianista come pochi, è riuscito a catalizzare l’attenzione del pubblico e dei media. Sarà lui l’atteso protagonista del prossimo concertodella Camerata Musicale Barese alle ore 20.45.

Il programma è tutto dedicato a Fryderyk Chopin:si muove attraverso note e meno note pagine pianistiche che partono dallaTerza Sonata in si min., opera della tarda maturità con i canonici quattro movimenti, a partire dall’Allegro maestoso iniziale in cui l’elemento più importante è il secondo tema: una sorta di Notturno ma lungo ben cinquanta battute.Lo Scherzo-Molto vivace è un moto perpetuo, velocissimo, che il pianista deve affrontare facendosi apprezzare per il proprio virtuosismo; al centro invece, in netto contrasto, c’è un Trio disteso, quasi cullante che si muove su di una melodia mossa dairridescenzecromatiche. Si passa ad un Largo che porta al Finale (Presto non tanto-Agitato) introdotto da accordi amòdi ballata con una coda finale nella tonalità solare disimaggiore (cinque diesis in chiave), davvero trionfante e molto lontana dal tono umbratile, ‘tisico’, ‘malaticcio’ che solitamente si vuole che si accompagni alla musica di Chopin.In contrasto con tutto ciò, c’èlaMazurkaop.59,che è una danza popolare polacca risalente al XIV secolo;molto diffusa, proprioperchèdi origine popolare, nel corso dei secoli si diffuse in Europa come danza vera e propria perdendo così via via i suoi caratteri originari popolareggianti. Chopin ne ha composte 59 (dal 1820 al 1849) suonandole spesso anche contro il favore del suo pubblico.

Il termine «Fantasia», così come lo ha concepito Chopin, non ha nulla a che vedere con le variazioni su di un motivo d’opera che contraddistingueva invece tale genere nel genere. Lo dimostra questaFantasiainfa min.op. 49che ha la classica ripartizione in allegro/adagio/allegro secondo lo schema sonatistico beethoveniano. Essa si avvia con un ritmo che sfocia in un motivo cantabile, anche se, via via, l’antitesi fra ritmi, fra cromatismi e melodiosità raggiunge quella «intensità di epica risonanza e di spirito byroniano», come è stata definita, che le è propria.L’op. 61 è una Polonaise-Fantasieche chiude appunto tutta la serie chopiniane delle più che famose polacche (un altro genere pianistico legato al suo nome e alla sua patria). Dopo aver esaurito ogni indagine colta su una forma che, anche nel nome, ricordava la sua Polonia, Chopin va avanti e la fonde con la Fantasia: ne scaturisce un pezzo del tutto nuovo, in sette episodi legati da una medesima atmosfera. L’introduzione è sognante, in chiave nostalgica, con velati richiami alla amata patria lontana e ai suoi momenti di eroicità.

La Camerata informa il pubblico chesono ancora disponibilibiglietti lastminutin Omaggio agli 80 Anni della Camerata che ricorrono proprio quest’anno.

Per informazioni e prenotazioni rivolgersi presso gli uffici della Camerata Musicale Barese in Via Sparano 141infotel080/521190 e sul sito internet www.cameratamusicalebarese.it