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IL BALLETTO DI LUCIANO CANNITO CON ROSSELLA BRESCIA RIEVOCA “AMARCORD” IL 7 FEBBRAIO AL PETRUZZELLI

L’ intramontabile mito di Federico Fellini rivive nel mondo della danza con “Amarcord il BallettodiLuciano Cannito, una delle più grandi firme della coreografia italiana, che andrà in scena sabato 7 febbraio al Petruzzelli per ilTeatroDanza Mediterraneodella Camerata.

Al centro della scena nei panni di “Gradisca”, l’ apprezzata attrice e ballerinaRossella Brescia, nata a Martina Franca, che ha trovato in questo balletto un ruolo d’elezione da colorare con sfumature sensuali.

Le coreografie e la regia sono di Luciano Cannito, le musiche di Nino Rota, di Marco Schiavoni, Alfred Schnittke e Glenn Miller. Completano il repertorio del balletto alcune canzoni italiane degli anni ‘30.

Il Balletto “Amarcord” è ispirato e dedicato al grande regista scomparso venti anni fa e a 40 anni dall’ uscita del suo film di maggiore successo tra i più amati “Amarcord”.

E’ un film che ha trionfato anche all’estero, basti pensare che alcuni anni orsono furappresentato dalBalletto del “Teatro alla Scala” al “Metropolitan” di New York .

Il complesso attualmente è impegnato in una lunga tournèe in molte città italiane, Bari compresa.

Lo spettacolo è un affresco dell’Italia dell’ante guerra ed è un delizioso ironico e romantico ricamo della provincia italiana di allora.

Con sensibilità e capacità di penetrare l’essenza delle cose, Luciano Cannito si è divertito a dipingere in danza i colori dell’universo felliniano, facendo sentire allo spettatore di Amarcord il profumo di un passato non ancora remoto. Tutta la singolare fauna felliniana rivive in un’incantevole coreografia che rievoca le atmosfere dell’indimenticabile pellicola.

Amarcordè un affresco della provincia italiana a cavallo delle due guerre, costellato di piccoli ritratti come quello della vamp di provincia Gradisca, appunto, oppure della procace tabaccaia.

Divertente e pieno di esplosiva gioia di vivere, questo piccolo mondo è visto attraverso gli occhi di Titta (alter ego di Fellini stesso), interpretato da Nicolò Noto, ‘noto’ anche di fatto (sia al pubblico del balletto classico che del piccolo schermo) in quanto già talentuoso vincitore della trasmissione “Amici” per la categoria ballo.

Il visionario Fellini aveva capito l’importanza delle immagini”, ci ricorda Luciano Cannito, aggiungendo che “ è stato il regista più vicino alla danza in assoluto ”. Da sempre affascinato dal Maestro riminese, a Cannito piace pensare che il suo balletto Amarcordè forse quello che ‘lui’ avrebbe fatto se invece della cinematografia avesse scelto la danza come medium.

Lo spettacolo è proposto anche agli abbonati della categoria “Eventi”.

Per informazioni e/o prenotazioni rivolgersi presso gli uffici della Camerata, Via Sparano 141 infotel 080/5211908. Le prenotazioni possono essere effettuate altresì sul sito internet www.cameratamusicalebarese.it