77a Stagione 2018 / 2019 (Notti di Stelle Winter Edition)
“Enrico è un musicista incredibile, di quelli che riconosci dopo la prima
nota – dipinge Rea il suo compagno d’avventura-. Se è vero che il suono è
l’espressione dell’anima, allora Enrico ne è l’esempio più evidente».
Rea specifica e approfondisce: «Molti solisti, quando suonano in duo,
hanno bisogno di essere accompagnati. Con Enrico è diverso, si crea una
sinergia e un suono unico, come se ci fosse una terza persona a suonare con
noi. Personalmente, ho sempre pensato al jazz come un racconto di vita,
l’esperienza è fondamentale. Ovviamente, puoi suonare così solo quando c’è
una grande fiducia reciproca, che ti porta anche ad essere propositivo». Non
meno lusinghiere, a parti invertite, le parole di Enrico Rava.
hanno bisogno di essere accompagnati. Con Enrico è diverso, si crea una
sinergia e un suono unico, come se ci fosse una terza persona a suonare con
noi. Personalmente, ho sempre pensato al jazz come un racconto di vita,
l’esperienza è fondamentale. Ovviamente, puoi suonare così solo quando c’è
una grande fiducia reciproca, che ti porta anche ad essere propositivo». Non
meno lusinghiere, a parti invertite, le parole di Enrico Rava.
«Non è la prima volta che suono con Danilo: è un pianista strepitoso, non
è mai banale e riesce sempre a sorprendermi. Inoltre, ha una caratteristica
che lo differenzia da molti: è un musicista che sa ascoltare e si fa ascoltare
allo stesso tempo».
è mai banale e riesce sempre a sorprendermi. Inoltre, ha una caratteristica
che lo differenzia da molti: è un musicista che sa ascoltare e si fa ascoltare
allo stesso tempo».
Non è un caso che l’intesa duri da tempo, senza accusare cedimenti, anzi
migliorando sempre.
migliorando sempre.
«Dalle nostre collaborazioni – aggiunge Rava – sono nate sempre delle cose
impreviste, e questo può accadere soltanto quando c’è un ascolto reciproco.
Abbiamo scelto dei brani per il repertorio dei concerti, ma ci siamo lasciati
anche ampi spazi per l’improvvisazione…».
impreviste, e questo può accadere soltanto quando c’è un ascolto reciproco.
Abbiamo scelto dei brani per il repertorio dei concerti, ma ci siamo lasciati
anche ampi spazi per l’improvvisazione…».
Danilo Rea
Enrico Rava