Comunicati

  • Nuovo evento straordinario della Camerata Musicale Barese il 10 aprile al Teatro Petruzzelli, con i RadioDervish e l’Orchestra ICO Magna Grecia, in “Classica”, un progetto inedito che vede per la prima volta il gruppo italo palestinese interagire con un’orchestra sinfonica.

    In questo concerto la formazione di world music mediterranea e l’Orchestra, diretta per l’occasione da Valter Sivilotti, il raffinato musicista che ha anche curato gli arrangiamenti per orchestra di questo progetto musicale, si inoltrano in un programma costituito da una scelta di brani tratti dal repertorio dei Radiodervish e da alcune cover di Domenico Modugno.

    La selezione delle canzoni vuole evidenziare l’accostamento a tematiche più spirituali esaltando un approccio multiculturale secondo la consueta poetica che caratterizza i Radiodervish e il loro cantautorato mediterraneo. Questi alcuni dei brani che saranno eseguiti nell’attesissimo concerto-evento: “Centro del Mundo”, “Erevan”, “L’esigenza”, “Rosa di Turi”, “Amara terra mia” di Modugno, “Lontano”, “Due soli”, “Ave Maria” e “Fedeli d’amore”.

    I Radiodervish si sono detti estremamente contenti di questa nuova esperienza, tanto da arrivare a dichiarare che «con questa collaborazione tra noi e l’Orchestra ICO Magna Grecia crediamo che i nostri brani trovino un nuovo respiro che è sempre stato implicito nella loro composizione; per questo stiamo pensando ad una possibile trasformazione in prodotto discografico di questo bellissimo incontro tra i Radiodervish e l’Orchestra ICO Magna Grecia». «Il concerto ‘Classica’ sottolinea – ha poi detto il popolare gruppo di world music mediterranea – ancora di più la cifra dell’incontro tra Oriente e Occidente che attraversa l’intera produzione dei Radiodervish».

    I Radiodervish sono il gruppo che più di ogni altro ha definito appieno una poetica e una visione del mondo schierata dalla parte di un’Italia ponte tra Europa e Mediterraneo.

    Ne è nato un originale cantautorato, che i Radiodervish stessi amano chiamare Cantautorato Mediterraneo, che trova le sue origini e i suoi riferimenti nelle varie tradizioni raffinate e popolari del mediterraneo. Grande importanza viene data all’incontro tra mondi sonori differenti e ai testi colti e declinati in lingue diverse.

    Prenotazioni presso gli uffici della Camerata Musicale Barese in Via Sparano 141, Box Office della Feltrinelli, Botteghino del Teatro Petruzzelli e sul sito internet www.cameratamusicalebarese.it

  • La Camerata Musicale Barese chiuderà la sua 76ª Stagione con il balletto “Coppélia”, rivisitato dal coreografo Amedeo Amodio e impreziosito dalle suggestive scenografie di Emanuele Luzzati e Luca Antonucci, con i costumi di Luisa Spinatelli.

    Appuntamento al Teatro Petruzzelli domenica 17 giugno.

    Prodotta da Daniele Cipriani Entertainment nell’ambito di un progetto di ricostruzione e restauro dei “grandi balletti” del repertorio italiano, questa versione di Coppélia, creata in origine per la compagnia dell’Aterballetto nel 1995, è uno spettacolo basato sulla storia archetipica della donna-bambola meccanica e del suo inventore-demiurgo.

    La coreografia di Amodio si rifà alla fonte primaria del balletto, il racconto di E.T.A. Hoffmann Der Sandmann (L’uomo della sabbia) del 1816, e Coppélia, pur muovendosi nell’alveo del linguaggio classico sulla musica originale di Delibes, diventa una grande creazione cinematografica, un metateatro dove la scena è un set, l’inventore-demiurgo Coppélius è un regista e i personaggi sono tutti attori di un film.

    Lo spettacolo – afferma Amodio – è come un set dove si provano diverse scene del film che poi saranno montate, e dove Olimpia, la donna-automa, contende il ruolo di protagonista a Clara.

    In scena entrano anche altre mitiche figure cinematografiche, Dracula, Frankenstein e Charlot oltre a suggestioni e atmosfere che arrivano da Ginger Rogers e Fred Astaire, Gary Cooper e Marlon Brando”.

    L’idea di usare tecniche cinematografiche che rappresentassero i momenti ‘soggettivi’ di Nataniele ha determinato come conseguenza che tutto il balletto avvenisse in un set cinematografico rendendo così più ambiguo l’uso stesso di spezzoni filmati – scrive Amedeo Amodio – Si sta girando un film di cui scopriamo i particolari, primi piani e spezzoni di scenografia spesso irrelati tra loro, in cui Coppelius è il misterioso regista e Nataniele uno dei personaggi, la cui immaginazione verrà spesso a manifestarsi negli spezzoni di film, sogni o presagi di morte”.

    Lo spettacolo, costruito su musica di Léo Delibes, vede in scena Anbeta Toromani nel ruolo di Clara e Alessandro Macario in quello di Nataniele.

    Prenotazioni e biglietti per lo spettacolo sono in vendita presso gli uffici della Camerata Musicale Barese in Via Sparano 141, Box Office c/o La Feltrinelli, Botteghino del Teatro Petruzzelli e sul sito internet www.cameratamusicalebarese.it

  • Martedì 10 aprile al Teatro Petruzzelli appuntamento di classe con un connubio particolare di suoni e musica.

    I Radiodervish con l’Orchestra della Magna Grecia daranno vita a “Classica”, un progetto inedito in cui la celebre formazione di world music mediterranea si affiancherà all’orchestra diretta da Valter Sivilotti in una scaletta in cui i brani più noti del repertorio dei Radiodervish rivivranno in chiave sinfonica e si renderà anche omaggio a Domenico Modugno, eseguendo alcune cover dei suoi brani.

    Un incontro musicale che unisce due realtà artistiche accomunate dall’amore per la propria terra di appartenenza e, al contempo, da un anelito all’apertura, all’incontro con l’altro, al dialogo con linguaggi diversi, tra Oriente e Occidente.

    Una serata da non perdere per tutti gli amanti della musica di qualità.

    Il concerto è il Terzo Evento Straordinario della 76ª Stagione Concertistica.

    Per informazioni e prenotazioni gli interessati possono rivolgersi presso gli uffici della Camerata infotel 080/5211908, Box Office della Feltrinelli, Botteghino del Teatro Petruzzelli e on-line sul sito www.cameratamusicalebarese.it

  • Appuntamento con il “TeatroDanza Mediterraneo” venerdì 23 marzo al Teatroteam con la compagnia Kataklò Dance Theatre in “Eureka”.

    Inizio dello spettacolo ore 21.

    Eureka(dal greco “ho trovato”) come noto rimanda alla celebre esclamazione dell’antico matematico greco Archimede urlata, correndo nudo per la città, per celebrare e condividere con la sua gente una sorprendente scoperta appena avvenuta.

    Non è un caso che il titolo del nuovo spettacolo teatrale di Kataklò si ispiri a questa vicenda: Giulia Staccioli comunica con la stessa forza del celebre scienziato la voglia di condividere con il suo pubblico la ricerca di un movimento nuovo, espressivo, intenso, teatrale, sempre immediatamente comprensibile e apprezzabile da tutti.

    Eureka è compartecipazione di un’esperienza vissuta, è complicità tra teatro e azione, è collaborazione generosa tra le parti, è una gioia per gli occhi e un’arte al servizio della partecipazione umana duratura.

    Per informazioni e prenotazioni gli interessati possono rivolgersi presso gli uffici della Camerata infotel 080/5211908, Box Office della Feltrinelli e on-line sul sito www.cameratamusicalebarese.it

  • Appuntamento venerdì 23 marzo per il “TeatroDanza Mediterraneo” della Camerata Musicale Barese al Teatroteam, con“Eureka”, l’ultima produzione dei “Kataklò Athletic DanceTheatre”.

    Che Giulia Staccioli sia una sperimentatrice è ormai chiaro da 20 anni, da quando nel novembre 1996 fondò Kataklò la prima compagnia italiana di athletic theatre facendosi notare da critici, teatranti, sportivi, spettatori e danzatori, “semplicemente” intuendo le incredibili potenzialità artistiche di 7 ginnasti riuniti sotto un nome dalle sonorità esotiche.

    Da quel primo avanguardistico esperimento teatrale, Giulia Staccioli ha vissuto molte vite e vinto numerose scommesse: ha creato e diretto 7 spettacoli teatrali (Indiscipline, Up, Livingston, Play, Light, Love Machines e Puzzle) che hanno girato i 5 continenti entusiasmando critica e pubblico, ha guidato numerosissimi giovani performer oggi affermati professionisti richiesti in tutto il mondo e ha fondato nel 2010 Accademia Kataklò la prima accademia italiana di alta formazione di athletic theatre. Nonostante gli anni trascorsi, le energie spese e le esperienze accumulate una cosa però mai è cambiata: la voglia di Staccioli e della sua Compagnia di spingersi continuamente oltre, oltre i limiti fisici, oltre il già visto, oltre il conosciuto, oltre il gesto atletico, il circo, la danza, il teatro, oltre l’idea di ovvio.

    E’ con l’attesissimo spettacolo Eureka che la creativa coreografa si rimette alla prova con la stessa energia e caparbietà di 20 anni fa, mettendo in scena la sua rielaborata e inedita visione di Idea, regalando al suo fedele pubblico i suoi nuovi e poetici quadri in movimento.

    Eureka (dal greco “ho trovato”) come è ben noto rimanda alla celebre esclamazione dell’antico matematico greco Archimede urlata, correndo nudo per la città, per celebrare e condividere con la sua gente una sorprendente scoperta appena avvenuta.

    Non è un caso che il titolo del nuovo spettacolo teatrale di Kataklò si ispiri a questa vicenda: la coreografa comunica con la stessa forza del celebre scienziato la voglia di condividere con il suo pubblico la ricerca di un movimento nuovo, espressivo, intenso, teatrale, senza la volontà di porlo su un piano intellettuale astratto ma sempre immediatamente comprensibile e apprezzabile da tutti.

    Gli strumenti che la coreografa utilizza in Eureka per esprimere le sue idee sceniche sono le stesse che fanno di Kataklò da 20 anni una compagnia dai riconoscimenti internazionali: i gesti intensi, interpretati e mai scontati dei suoi espressivi performer, la scelta di luci suggestive e accattivanti, la ricerca musicale accurata ed eterogenea che spazia da melodie sconosciute a brani che fanno parte della memoria storica e culturale di tutti e costumi che suggeriscono ambientazioni sempre nuove.

    I due tempi dello spettacolo sono molto diversi tra loro: il primo tempo è intenso, poetico, evocativo, quasi in bianco e nero, in cui il corpo e la luce sono protagonisti; il secondo invece è colorato, energico, coinvolgente e ironico. Eureka è uno spettacolo eterogeneo in cui sono racchiusi tutti gli aspetti che Kataklò coltiva dai suoi esordi.

    In Eureka i 5 performer hanno una nuova responsabilità e un altrettanto spettacolare difficoltà da gestire: quella di condividere il palco con 5 comparse del pubblico desiderose di far parte in modo attivo e performativo alla riuscita dello show.

    In scena infatti, ad ognuno dei 5 danzatori-performer della compagnia è affidato uno “SpettAttore” grazie al quale, e attraverso il quale, rendere vivi, credibili e unici alcuni degli immaginari di

    Staccioli che, ogni sera, prima della replica, istruisce i 5 candidati rispetto ai loro ruolo e al loro specifico compito.

    Le 5 Comparse acquisiscono così, all’occorrenza nello sviluppo dello show, diverse nature: a volte sono caratteri attivi, altre elementi di pura materia, a tratti sono scenografie luminose e a volte vivaci compagni di scena, in alcuni quadri sensibili presenze animate, in altri tenui e delicate apparenze; ma, a prescindere dal ruolo che di volta in volta vestono, sono dei componenti fondamentali per la messa in scena di quell’Idea straordinaria che Staccioli vuole regalare.

    Si forma così tra Danzatori e Comparse una sorte di diade sempre rinnovata, in cui entrambe le parti sono disposte a creare e mantenere salda un’affinità artistica, fisica e mentale, dando vita ad un rapporto esclusivo, unico e di fiducia reciproca dall’inizio alla fine dello spettacolo.

    Le sfide di questo spettacolo sono molteplici: Staccioli ha ideato quadri coreografici credibili che creano un’alchimia, a tratti poetica, a tratti divertente, tra danzatore e il proprio compagno di ventura, i danzatori invece, dalle altissime capacità performative e di improvvisazione, diventano mentori esperti che guidano e gestiscono il proprio pupillo per tutta la durata dello spettacolo, dalla preparazione e vestizione dietro le quinte, all’azione visibile su palco.

    Eureka è compartecipazione di un’esperienza vissuta su più livelli: sia da chi il palco lo calpesta con un’evidente responsabilità artistica, sia da un pubblico in platea incuriosito ed emozionato per la condivisione esperienziale di cui è testimone al di là della quarta parete.

    Ogni spettacolo diventa così unico, originale, irripetibile la cui peculiarità è arricchita di replica in replica dall’elemento umano sempre nuovo che affianca i danzatori e che apporta con originalità la propria fisicità, collaborazione, emozione e disponibilità partecipativa.

    Il pubblico, uscendo da teatro, non solo avrà gustato e si sarà divertito con uno spettacolo di danza e di teatro fisico di altissimo livello, sensibilità e gusto, ma si porta a casa anche una gioia non solo sul piano degli occhi ma anche della partecipazione umana duratura.

    Gli ultimi due appuntamenti della rassegna “TeatroDanza” sono fissati per lunedì 30 aprile e domenica 17 giugno al Teatro Petruzzelli, rispettivamente con il Ballet Flamenco Espanol in “Bolero – Zapateado – Flamenco Live” e con “Coppelia”, una produzione di Daniele Cipriani Entertainment con Anbeta Toromani e Alessandro Macario.

    I biglietti per gli spettacoli sono in vendita presso gli uffici della Camerata Musicale Barese in Via Sparano 141, Box Office della Feltrinelli, Botteghino del Teatro Petruzzelli oltre che sul sito internet www.cameratamusicalebarese.it