Se l’unione fa la forza, l’unione fra il grande Cole Porter e l’immenso William Shakespeare, porta immancabilmente ad un capolavoro: “Kiss me, Kate”. 
Tratto della brillante commedia shakespeariana “La bisbetica domata”, arricchita da una versione di teatro nel teatro, “Kiss me, Kate” è ritenuta da molti il musical perfetto, baciato dal successo fin dal suo debutto a Broadway nel 1948, raggiungendo ben 1.077 recite consecutive, aggiudicandosi anche cinque Tony Awards come miglior musical, miglior autore di musical, miglior compositore, migliori costumi, miglior produttore.
Tale successo è poi continuato nelle tante riprese in tutto il mondo. 
Il mio compito in questa nuova edizione è stato di dosare lo humour, il romanticismo e la delicata satira del testo senza che nessuno di questi elementi prendesse il sopravvento sull’altro, ma fondendo quelli che sono, almeno per me, gli elementi principali di “Kiss me, Kate”. 
E quindi raccontare gli intrecci fra le vite private dei vari personaggi, i loro amori passionali, le loro gaffe mi ha permesso di “assecondare” l’ironia, la comicità, il pathos romantico, l’energia dei tanti numeri musicali di danza e il gioco del teatro nel teatro. Il tutto sottolineato con una visione di “oggi” per un musical che è comunque assolutamente attuale e sostenuto da un meccanismo tuttora valido. 
Senza dimenticare certo il contributo fondamentale della vena musicale di Cole Porter che passa dal valzer al tip-tap, da brani di sapore lirico a favolose canzoni. Non a caso “Kiss me, Kate” è stata incisa sia da star della musica leggera come Frank Sinatra, che della musica lirica come Placido Domingo. 
E se mi chiedete perché ho deciso di mettere in scena “Kiss me, Kate”, vi rispondo perché è un musical che appassiona e conquista: lo vedi una volta lo vorresti rivedere altre cento volte… 
Buon divertimento! 

Corrado Abbati 

"IL MUSICAL" KISS ME, KATE di COLE PORTER

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