Certe cose si possono dire con le parole, altre con i
movimenti, ma ci sono anche dei momenti in cui si rimane senza parole,
completamente perduti e disorientati, non si sa più che cosa fare. A questo
punto comincia la danza
Pina Bausch
Prima della parola da sempre l’uomo si confronta con il suo corpo.
Una comunicazione non verbale fatta di espressioni, codici, simboli.
E la danza è la forma più naturale e completa di questo genere di comunicazione, perché fonde i movimenti, le emozioni, gli sguardi, i sentimenti…
Il Teatrodanza, originale espressione della danza, nasce in Germania, agli inizi degli anni settanta, ad opera di Pina Bausch, Reinhild Hoffmann, Susanne Linke, Gerhard Bohner e Hans Kresnik.
La Bausch, in particolare, straordinaria ballerina e coreografa, ha rivoluzionato il mondo della danza, portando in scena i “danzattori”, ballerini chiamati ad interpretare l’opera teatrale attraverso le proprie emozioni.
La rappresentazione, in questo modo, prende corpo nel momento stesso in cui viene portata sulla scena, attraverso i sentimenti, le emozioni, le sensibilità, i movimenti degli attori, nel loro personale modo di vivere lo spazio scenico, nella relazione con gli altri ballerini e nell’interazione con il pubblico.
Ciò che può scaturire è una esperienza multisensoriale, costituita da istanti unici, improvvisazioni e singole intuizioni, in una continua esplorazione di corpo e mente.
A Pina Bausch, venuta a mancare improvvisamente nel 2009, il regista Wim Wenders dedicò un meraviglioso documentario nel 2011, Pina, come segno di ammirazione e omaggio al suo straordinario talento.