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DUE GRANDI TITOLI DEL BALLETTO: BOLERO E CARMEN SWEET PER UNA GIOVANE COMPAGNIA DI DANZA

Bolero e Carmen Sweet, due titoli del grande repertorio musicale, è la proposta della MM ContemporaryDance Company per la rassegna “TeatroDanza “ della Camerata Musicale Barese il 23 luglio al Teatro Petruzzelli alle 20.45.

Interpreti due coreografi italiani, Emanuele Soavi, da anni attivo in Germania presso prestigiose compagnie, e Michele Merola, direttore artistico della compagnia che con Bolero ha vinto il Premio Europaindanza 2017.

Nel realizzare una nuova versione coreografica del Bolero, Merola si è confrontato con questa musica ossessiva e ripetitiva, cercando di comprenderne l’identità, la ragione e la funzione, per arrivare così alla sua interpretazione: alla fine di questo percorso l’ispirazione del coreografo si è focalizzata sul ventaglio inesauribile dei rapporti umani, in particolare quelli di coppia, dentro ai quali, spesso, registriamo le reciproche e inconciliabili distanze tra uomini e donne, quel “muro trasparente” che li divide. Così, nelle diverse sfumature assunte dalla danza, la coreografia declina la varietà di umori che “circolano” intorno e dentro al rapporto di coppia. Umori che, comunque, rendono speziata l’esistenza. Nella coreografia si proiettano, dall’interno verso l’esterno, paure, desideri rimossi, scosse esistenziali che rivelano interi universi, legami segreti che esistono tra le persone… e l’ironia lascia il posto al timore, l’amore al disinganno, il distacco alla condivisione, e via via, fra crescendo e diminuendo, come la musica del Bolero.

Su questa stessa musica, con la “licenza” e l’inventiva che sono il segno vero di ogni artista, è intervenuto Stefano Corrias. Da compositore raffinato ed esperto, consapevole delle esigenze del palcoscenico, Corrias ha creato una sua propria partitura musicale, liberamente ispirata alla versione originale del brano di Ravel. Il nuovo spartito è stato composto analizzando attentamente le pagine di Bolero, e si integra perfettamente con esso, collocandosi in tre diversi momenti: all’inizio della coreografia, a metà e subito prima del crescendo finale. All’interno della scrittura coreografica, i tre frammenti sottolineano i momenti più intimi, e più veri, di ognuno di noi, quando siamo lontano dagli sguardi degli altri, e lontani dal rumore assordante del mondo.

Nella versione di Merola, Bolero viene dunque raccontato come una non-storia, fantastica ma possibile, comunque pertinente al mondo reale. Dagli allusivi colpi di tamburo rullante iniziale, sino alla “esplosione” finale dell’intera orchestra, la danza, in stretta simbiosi con la musica, veicola una sorta di astratta “fiaba amara”, allegoria del dolore di vivere e dell’incomprensione fra esseri umani. Così Bolero diventa metafora della nostra esistenza, stretta nei doppi binari che ciascuno sperimenta nel corso della propria vita, fra contrasto e dialogo, seduzione e disinganno, sorpresa e sconcerto.

Carmen Sweet è una creazione esclusiva di Emanuele Soavi, pensata tenendo conto dell’originale intenzione di Georges Bizet di creare un’Opera Comique, così definita dallo stesso compositore francese.

Dando spazio al virtuosismo tecnico e teatrale degli interpreti, il coreografo permette di immergersi in una trama di sottili relazioni, equilibri e ricami. I personaggi inscenano sulla piazza “metafisica” del palco la passione di Carmen, sarcastici e bizzarri nei gesti e nei movimenti.

Nella Plaza de Toros di Siviglia, i personaggi si ritrovano per il giorno della corrida. Tutti attendono Escamillo, quell’Escamillo che crede che Carmen sia solo sua e non si cura degli avvertimenti di Mercedes e Frasquita. Ricoperti di polvere, confusi nei loro vizi, i personaggi, come un gruppo di istrioni, inscenano sulla piazza “metafisica” del palco la passione di Carmen.

Sarcastici e bizzarri nei loro gesti e movimenti, questi commedianti tentano di far evitare lo scontro perenne tra Don José e il Toreador, mentre Micaela, sola nell’ombra, va nascondendosi e mostrandosi, cercando di rubare invano i loro cuori e le loro attenzioni. Ma Don José è ben presto nei paraggi. Ignorando i consigli delle amiche, Carmen lo incontra e José la supplica di tornare con lui. Agli sprezzanti rifiuti, José la minaccia e, mentre la folla applaude Escamillo vittorioso, accecato dall’ira, José uccide Carmen.

In questa fiction in movimento, si svela al pubblico un racconto che può essere “vero” e non solo immaginario, fatto di bellezza fisica espressa dai corpi dei danzatori, dove la narrazione delle scene è scandita dalle relazioni tra i sensi, che ripetutamente infiammano di passione i protagonisti in scena.

Il Balletto è l’’ultimo appuntamento della “Camerata” prima della chiusura per la pausa estiva ed è lo spettacolo di chiusura della 78ª Stagione 2019/2020 che non si era potuto tenere lo scorso anno a causa della triste pandemia.

Per l’appuntamento è valida la nuova iniziativa “RIPARTIAMO DAI GIOVANI” che offre la possibilità di ricevere in omaggio, fino ad esaurimento delle disponibilità, per ogni acquisto di biglietti, un ticket da destinare ad un UNDER 26.

Sono anche disponibili ultime promozioni sul sito dell’Associazione.

La Camerata Musicale Barese comunica di aver aperto la Campagna Abbonamenti, con diritto di prelazione, per la nuova Stagione, la 80ª, che vedrà, sui palcoscenici della Città, Eventi e manifestazioni di grande respiro internazionale.

Per informazioni e prenotazioni rivolgersi presso gli uffici della Camerata Musicale Barese in Via Sparano 141 infotel 080/5211908, on-line sul sito www.cameratamusicalebarese.