Il Festival Jazz estivo della Camerata Musicale Barese “Notti di stelle” siterrà anche quest’anno, nonostante le difficoltà economiche che colpiscono pesantemente anche il settore della musica e dello spettacolo.
La Camerata è riuscita a salvarlo ed a farlo ritornare a Bari dopo l’edizione dell’anno scorso a Molfetta: sarà la XXVª edizione e avrà sede al “Petruzzelli” nel mese di luglio.
A causa della mancanza di contributi, il Festival sarà necessariamente ridotto nel numero dei concerti.
Unico spiraglio è quello offerto dal Presidente dell’Amministrazione Provinciale Prof. Francesco Schittulli, che ha manifestato il suo vivo interessamento per “Notti di Stelle” e per la “Camerata”, che auspica il patrocinio dell’Ente.
Per la verità, in passato, la Provincia è stata sempre vicina al Festival della “Camerata”, riconoscendone il valore artistico e storico e l’appassionato apprezzamento del pubblico barese. Sicuro come sempre, sarà il sostegno dei due preziosi alleati della Camerata, “UBI Banca Carime” e “Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia”che garantiscono il loro patrocinio.
Anteprima dunque, il 19 luglio, con Nina Zilli e Fabrizio Bosso e la loro band in “We Love You” jazz’n soul da Amy Winehouse a Nina Simone.
Il repertorio comprenderà brani originali della cantante britannica come “You sent me flying”, “Love is a losing game” o “You know i’m no good”, ma anche brani passati alla storia ed ormai elevati al rango di standards come “Cupid”, il popolarissimo “Body & Soul”, canzoni di Otis Redding, o Etta James, fino a “I put a spell on you” di Nina Simone.
La versatilità di Fabrizio Bosso è una delle sue virtù migliori. “Sono un jazzista, ma questo non significa che la musica che suono debba rimanere dentro i limiti di un genere, se ancora avesse senso parlare di generi musicali. Il jazz è un linguaggio che può incontrare qualunque altro che sia pronto ad accoglierlo”.
Proprio per questa sua libertà nel condividere il suo talento è stato chiesto a lui di realizzare un omaggio ad una stella della musica universale, caduta troppo presto: Amy Winehouse.
La scelta di Nina Zilli per accompagnarlo in questo percorso è stata pressoché immediata. Anche la cantante piacentina proviene da un altro mondo , rispetto a quello nel quale ha raggiunto il successo. Le sue esperienze internazionali in giovanissima età l’hanno resa un’artista libera dagli schemi, con una capacità di tramutarsi e di integrarsi. Una spigliatezza e una simpatia naturali ne completano il vulcanico talento.
Prendendo spunto dall’iniziale tributo alla cantante inglese è stato immediato il desiderio e la necessità dei due artisti di omaggiare tutta la grande musica cui la stessa Winehouse si è ispirata.
Continuano intanto presso gli uffici della Camerata, le prenotazioni per lo spettacolo “Sindrome da Musical”di Manuel Frattini previsto per il 26 e 27 marzo al Teatro “Royal” ed il recital di Uto Ughi che l’11 maggio p.v. , al Petruzzelli, chiuderà la 71ª Stagione Concertistica.