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MONICA GUERRITORE ED ANTONIO BALLISTA IL 25 NOVEMBRE AL “PETRUZZELLI”

MONICA GUERRITORE ED ANTONIO BALLISTA IL 25 NOVEMBRE AL "PETRUZZELLI"

Uno dei racconti più intensi e suggestivi dell’800 italiano, “Senso” scritto da Camillo Boito nel 1883 e rilanciato dal film di Luchino Visconti nel 1954 è il tema dello spettacolo, annunciato dalla Camerata Musicale Barese per la sua 71ª Stagione, per il 25 novembre al Teatro Petruzzelli.

Voce recitante sarà Monica Guerritore, raffinata ed ammirata attrice sulla scena da quasi 40 anni; al pianoforte Antonio Ballista, che suonerà musiche di Grieg, Puccini, Wagner, Granados, Strauss, Godowsky, Scriabin, Albéniz, Chopin, Schumann e Liszt.

Progetto e drammaturgia sono firmati da Giacomo Bottino.

Per come venne concepito e scritto – un monologo ad alta temperatura drammatica e con risvolti ed effetti sorprendenti – il racconto sembra già di per sé destinato alla scena: una donna, la contessa Livia Serpieri, si confessa senza veli, con un autocompiacimento cinico e crudele, appena attenuato all’espediente narrativo del diario o, per usare la definizione di Boito, dello “scartafaccio segreto”; ripercorre così la sua giovanile passione amorosa, totale e devastante, per un tenente austriaco (il bellissimo e vile Remigio Ruz) con un piglio da batticuore, una sincerità così esibita ed estrema da sconfinare talvolta nel masochismo: una rappresentazione moderna e spregiudicata della femminilità, che ha pochissimi paragoni nell’Italia letteraria di quel tempo.

Il Risorgimento sta sullo sfondo; in primo piano non vi sono le congiunture e gli ideali politici dell’epoca, ma i sentimenti disperati di un’anima inquieta, sconvolta da un amore fatale.

Tuttavia, il ritratto che ne vien fuori non è di una donna pre-dannunziana: non è una divoratrice di uomini, ma semmai una creatura sperduta nel labirinto psicologico dell’erotismo.

Dopo il folgorante debutto a 15 anni nel “Giardino dei Ciliegi” al “Piccolo Teatro” di Milano con la regia di Giorgio Strehler, Monica Guerritore ha lavorato con i maggiori registi italiani, da Missiroli a De Lullo ed a Gabriele Lavia.

Interprete di ruoli di grande rilievo (Giocasta, Lady Macbeth, Ofelia), da vita a personaggi femminili di grande forza, come la Signorina Giulia di Strindberg e Marianne in Scene da un matrimonio di Bergman.

Dal 2001 al 2004 collabora con Giancarlo Sepe e porta in torunée con enorme successo di pubblico Madame Bovary, Carmen e La Signora delle camelie.

Figura anomala nel panorama italiano ha dato vita a personaggi inquietanti anche al cinema come in: Fotografando Patrizia di Salvatore Samperi seguito da Scandalosa Gilda, Sensi e La Lupa diretta da Gabriele Lavia.

In televisione debutta nel 1977 con il primo sceneggiato a colore della Rai, diretto da Sandro Bolchi, Manon Lescaut.

Torna in Rai sul primo canale, per sua scelta, solo nel 1997, con Costanza di Pierluigi Calderoni e nel ’99 con L’amore oltre la vita.

Nel marzo2004 è Ambra in Amanti e Segreti. Dal 2004 al 2007 mette in scena Giovanna D’Arco, da lei scritto, diretto e interpretato, uno degli spettacoli più visti delle ultime stagioni teatrali.

Antonio Ballista è pianista, clavicembalista e direttore d’orchestra; fin dall’inizio della carriera non ha posto restrizioni alla sua curiosità e si è dedicato all’approfondimento delle espressioni musicali più diverse.

Dal 1953 suona in duo pianistico con Bruno Canino, una formazione d’ininterrotta attività, la cui presenza è stata fondamentale per la diffusione della nuova musica e per la funzione catalizzatrice sui compositori.

Ha suonato sotto la direzione di Abbado, Bertini, Boulez, Brüggen, Chailly, Maderna e Muti e con l’orchestra della BBC, il Concertgebouw, la Filarmonica d’Israele, la Scala di Milano, la London Symphony, l’Orchestre de Paris, le orchestra di Philadelphia e Cleveland e la New York Philharmonic.

È fondatore e direttore dell’ensemble Novecento e Oltre, formazione stabile che ha esordito nel 1995 in occasione dell’esecuzione integrale dell’opera di Webern, tenuta a Palermo per l’EAOSS e gli Amici della Musica, e il cui repertorio va dal Novecento storico fino alle più recenti tendenze.

Con Alessandro Lucchetti e Federico Mondelci, ha costituito nel 2003 il Trio Fata Morgana che esegue musica “cross-over”.

Incide per la Bottega Discantica, Emi, Rca, Ricordi, Wergo.