IL DUO ICONICO DEL PIANISMO MONDIALE

KATIA E MARIELLE LABÈQUE

Al TEATRO PICCINNI DI BARI IL 19 FEBBRAIO

CON “A DUE PIANOFORTI” MUSICHE DI GLASS E BERNSTEIN

Bari, 17 febbraio 2024

Si chiude lunedì 19 febbraio al Teatro Comunale “Niccolò Piccinni” di Bari il tour pugliese dello straordinario duo pianistico di Katia e Marielle Labèque. Acclamate nei più importanti palcoscenici del panorama musicale mondiale, giungono in Puglia con una novità: un programma in 1ª regionale che accosta il genio contemporaneo di Philip Glass, uno dei compositori più influenti e innovativi del nostro tempo, noto per il suo stile minimalista che ha ridefinito l’orizzonte musicale odierno, alla figura enorme di Leonard Bernstein, compositore eclettico e direttore d’orchestra del XX secolo, con tre canzoni tratte dal celeberrimo musical West Side Story nella trascrizione per due pianoforti di Irwin Kostal. Arriva chiaro e forte il messaggio delle Labèque con “A due pianoforti”: comunicare col pubblico senza troppi artifici, avvicinarlo e guidarlo nell’ascolto del minimalismo ipnotico di Glass, che tesse atmosfere surreali, evocative e malinconiche, per poi riportarlo nella realtà degli anni ’50 della giungla newyorkese coi brani del musical West Side Story, romantica e vibrante versione contemporanea urbana di Romeo e Giulietta, che tocca temi attualissimi quali il pregiudizio razziale, l’ingiustizia sociale, la violenza urbana. Con Philip Glass, francofilo per eccellenza, si compie un viaggio nella trilogia dell’opera polimorfa di Jean Cocteau, poeta, scrittore e regista in grado di raccontare l’emozione in modo unico, ma soprattutto, capace di trasferirla al pubblico con un canale preferenziale, proprio di chi, come un bagatto, padroneggia linguaggio, stile e immagine, e che sa scientemente dosare i suoi ingredienti e farne magia. Due i cicli in programma tratti dalla trilogia di Glass ispirata a Cocteau: “Orphée” e “Les enfantes terribles”. L’ Orphée (1993) di Glass si ispira al film omonimo di Cocteau. Una reinterpretazione contemporanea, surreale e simbolica del mito, l’opera è una parabola della vita di un artista, un poeta incessantemente criticato e incompreso dai suoi pari, che trova la liberazione in questa fragilità ontologica.

Per l’ultimo capitolo del trittico, Les Enfants terribles (1996), ci immergiamo invece nel mondo dell’infanzia, sempre visto attraverso gli occhi di Jean Cocteau, dunque idealizzato e fortemente incline al surrealismo. Originariamente, Les Enfants terribles nasce come un’opera danzata, coreografata da Susan Marshall. Questo spiega probabilmente l’energia e i contrasti dinamici e ritmici, a volte sospesi in un delicato equilibrio tra umorismo e tragedia, attraverso cui Glass fa esplodere in un caos indecifrabile, l’ordinamento solitamente così controllato della sua scrittura. Appositamente per Katia e Marielle Labèque, l’arrangiatore ufficiale di Philip Glass, Michael Riesman, ha compiuto l’adattamento per due pianoforti delle opere di questo speciale programma. Il caleidoscopio di colori caratteristico della musica di Glass così trova in questa formazione un supporto compiuto e plasmabile.

A chiusura di questa esperienza musicale indimenticabile, trebrani estratti dalla suite per due pianoforti di “West Side Story” svelano le frasi del celebre musical con una naturalezza e autenticità inaspettate. Nel 1987 è stato Bernstein stesso a chiedere a Irwin Kostal (l’originale orchestratore insieme a Sid Ramin di West Side Story) di realizzare un arrangiamento per il duo pianistico di Katia e Marielle Labèque.

Queste ultime, protagoniste assolute del concerto “A due pianoforti” curato dalla Camerata Musicale Barese e inserito nel ricco e raffinato cartellone dell’intera stagione diretta artisticamente da Dino De Palma, raccontano la trama di un curriculum senza pari, tra virtuosismo e innovazione. Avide esploratrici del vasto territorio musicale, le Labèque hanno conquistato il pubblico internazionale con il loro incredibile talento in una carriera lunga e illustre. La loro epopea musicale, iniziata negli anni giovanili, s’impone con registrazioni pluripremiate di cui ne è esempio la “Rapsodia in blu” di George Gershwin premiata con un disco d’oro e venduta in oltre 500.000 copie. Da allora, sono invitate a suonare con le più prestigiose orchestre del mondo e non solo. La loro versatilità artistica è evidente nelle numerose collaborazioni con compositori quali Thomas Adès, Luciano Berio, Pierre Boulez, Philip Glass, Olivier Messiaen, Louis Andriessen, Philippe Noesmans, Osvaldo Golijov, György Ligeti, Olivier Messiaen per citarne i più significativi. La loro dedizione all’arte in maniera trasversale, insieme alla capacità di trasformare ogni esecuzione in un’esperienza coinvolgente, conferma il loro status di icone nel panorama musicale internazionale. Un curriculum senza tempo, che continua a risuonare nell’anima degli appassionati di tutto il mondo.

Informazioni, prenotazioni e acquisti biglietti, a prezzi variabili da 15 a 33 euro, presso gli uffici della Camerata in Via Sparano 141 (tel. 080/5211908 – da lunedì a venerdì mattina e pomeriggio / sabato solo mattina) e on line sul sito della Camerata www.cameratamusicalebarese.it e su www.webtic.it.